Dal consigliere comunale e portavoce del Movimento 5 Stelle Fiumicino, Fabiola Velli, riceviamo e pubblichiamo.
“Viste le recenti vicende riportate da tutti gli organi di informazione, che hanno riguardato il Presidente di Aeroporti Di Roma, Fabrizio Palenzona, indagato dalla magistratura fiorentina per presunto favoreggiamento a clan mafiosi, in relazione al suo incarico di vicepresidente di Unicredit, sono inevitabilmente molti i dubbi e gli interrogativi riguardo anche alla sua gestione di ADR.
ADR (Aeroporti di Roma) è la società che gestisce gli aeroporti romani di Fiumicino e Ciampino, il più grande operatore italiano ed il quinto in Europa per numero di viaggiatori, di cui Palenzona, già esponente politico della Democrazia Cristiana prima, e della Margherita in seguito, è stato presidente dal 2007 al 2015.
La società privatizzata nel 2000, è controllata dalla famiglia Benetton, azionista di maggioranza, e Regione Lazio, Città Metropolitana, Roma Capitale e Comune di Fiumicino detengono solo piccole quote rappresentative del pacchetto azionario.
Da mesi si parla della possibile cessione a fondi sovrani extracomunitari di quote di Aeroporti di Roma. Già dalla primavera scorsa sono numerose le fonti, tra cui Ansa, Milano Finanza, Il Sole 24 Ore, Repubblica, che hanno parlato di possibili cessioni di quote, anche piuttosto consistenti, da parte di ADR a soggetti esteri.
In particolare si tratterebbe di Adia (fondo sovrano di Abu Dhabi), e Gingko Tree Investment (fondo sovrano cinese), che potrebbero subentrare ciascuno per una percentuale del 15% del capitale ADR.
I portavoce del MoVimento5Stelle dei vari livelli istituzionali hanno depositato una Interrogazione Risposta Scritta per avere chiarimenti in merito alla posizione degli enti istituzionali coinvolti nelle eventuali nuove cessioni di quote ADR a soggetti esteri, considerata anche la vicenda giudiziaria che vede l’ex presidente di ADR indagato addirittura per favoreggiamento a clan mafiosi nei rapporti con Unicredit.
La consigliera Velli per il Comune di Fiumicino, i consiglieri Capobianco e Dessì per Città Metropolitana, e la consigliera De Nicolo’ per la Regione Lazio, hanno chiesto formalmente agli amministratori se tali cessioni potrebbero arrecare nuovi danni all’assetto economico ed ai tassi di occupazione di quella che è la più grande ed importante azienda italiana del Centro Sud, già fortemente compromessa dalla cattiva gestione di molti comparti aeroportuali, primo fra tutti Alitalia.
La cessione di una quota rilevante della maggiore società di gestione aeroportuale italiana ad investitori arabi e cinesi, rappresenta a nostro parere una grave perdita di sovranità territoriale nel settore aeroportuale che è strategico sia per il turismo che per gli scambi commerciali, nonché’ fondamentale per la stessa sicurezza nazionale”.