Associazione a delinquere,estorsione, truffa, traffico illecito di rifiuti: sono queste le ipotesi di reato di un’inchiesta che, secondo il settimanale L’Espresso, coinvolgerebbe anche Manlio Cerroni, l’avvocato che gestisce la discarica di Malagrotta. In base all’articolo, i filoni d’indagine sono tre e riguardano la gestione di Malagrotta, gli impianti per la produzione di combustibile da rifiuti (cdr) che Cerroni ha costruito ad Albano Laziale, e la cava di Monti dell’Ortaccio, che è uno dei siti candidati a diventare la nuova discarica della capitale. L’attività di indagine, affidata ai pm Maria Cristina Palaia e Alberto Galante, è coordinata dallo stesso procuratore capo Giuseppe Pignatone. ‘‘Non ne sono a conoscenza,non so che cosa dire, mi sorprende”, ha replicato Cerroni saputala notizia.