È di nuovo scontro tra maggioranza e opposizione in consiglio comunale. Questa volta al centro della polemica è la questione Ncc di Fiumicino e il loro mancato accesso alle zone Ztl di Roma. “Questa mattina – ha annunciato ieri l’assessore alle Attività Produttive, Anna Maria Anselmi – è stata inviata al sindaco Marino e all’assessore Improta una lettera a firma congiunta con il sindaco Montino in cui chiediamo ufficialmente il ripristino delle iscrizioni dei titolari di autorizzazioni NCC per l’accesso nel territorio di Roma Capitale, Ztl e corsie preferenziali. Tutto questo nel rispetto del Protocollo d’Intesa firmato dai Comuni di Roma e Fiumicino il 29 marzo 2006. Ai nostri NCC, infatti, nelle ultime settimane era stato vietato l’ingresso se non attraverso un sistema di comunicazione preventiva che, di fatto, ha equiparato i nostri NCC con quelli degli altri territori esterni al Comune di Roma. Tutto ciò è in evidente contrasto con quanto previsto nel protocollo d’intesa e ha determinato una riduzione del lavoro e dell’attività degli NCC. Attendiamo, a breve, un provvedimento favorevole del Comune di Roma, in caso contrario valuteremo altre iniziative”.
La dichiarazione dell’Anselmi non è però piaciuta al consigliere comunale William De Vecchis, che oggi ha replicato: “Apprendo con stupore le dichiarazioni del sindaco Montino e del vicesindaco Anselmi sulla vertenza NCC di Fiumicino. Ncc, lo ricordo, ai quali non è stato concesso l’accesso alla ZTL della Capitale. Non credo che una semplice lettera possa smuovere la giunta Marino dalle sue posizioni. Giunta che, arbitrariamente, con delibera n.79 del 16 marzo 2015 ha cancellato tutti gli accordi previsti nel protocollo siglato tra l’amministrazione comunale di Fiumicino e Roma Capitale nel 2006.
Cosa dovrebbe fare Fiumicino di fronte a questa arroganza? Chiudere l’accesso ai noleggiatori di Roma che si recano in aeroporto? Rimandare a Roma i vigili urbani che oggi operano in aeroporto? Rendere nulle tutte le ordinanze Enac per la gestione del servizio Ncc? Tutte cose rese possibili grazie al protocollo del 2006.  A questo punto corre l’obbligo di convocare con urgenza una conferenza di servizi, come auspicato dai consiglieri di centrodestra di Fiumicino con ordine del giorno già depositato, per rivedere tutti gli accordi tra le amministrazioni Fiumicino e Roma. E, in quella sede, provare a ragionare anche sul problema occupazionale che AdR sta generando in aeroporto nel comparto NCC, sostituendosi ai poteri previsti per legge ai comuni sulla regolamentazione del TPL non di linea”.