Come affrontare le emergenze in mare. I corsi dell’Accademia del Mare di Fiumicino per preparare gli allievi a gestire in sicurezza qualunque situazione possa verificarsi in navigazione, il 18 e 19 maggio nuovo appuntamento

Navigare in sicurezza è soprattutto una questione di preparazione e di comportamenti corretti. Prevenire le situazioni di rischio e gestirle al loro verificarsi prima che si trasformino in emergenze è lo scopo della formazione che l’Accademia del Mare di Fiumicino propone ai propri allievi.

A volte, anche se raramente, può accadere che gli eventi sfuggano al nostro controllo e che una crociera possa trasformarsi in una situazione di reale emergenza. Secondo i dati della Guardia Costiera, nel 2023 sono state soccorse 495 unità da diporto per un totale di 1.716 persone coinvolte. A prima vista numeri importanti, che riflettono soprattutto una forte attività delle Capitanerie di Porto nell’assistenza ai diportisti ma non la gravità delle situazioni in cui è stato richiesto il soccorso, molto spesso limitata alle avarie e non a un rischio di perdita di vita umana. Stiamo parlando, è bene sottolinearlo, di diporto, e non delle operazioni di salvataggio dei migranti, una tragedia che solo lo scorso anno ha fatto registrare in Mediterraneo la morte di 2.571 persone.

Ma anche nelle navigazioni condotte per diletto, a volte è accaduto, e potrà ancora accadere, che qualcosa vada veramente male: una falla, un incendio a bordo, la necessità di abbandonare la barca. Come ci si deve comportare in queste circostanze? Come si affronta e si gestisce una situazione di forte emergenza? A queste due domande, l’Accademia del Mare di Fiumicino risponde con una parola: formazione. Un percorso che parte da lontano, attraverso gli Open Day di avvicinamento al mare, i corsi patente e quelli monotematici sugli ormeggi e sulla gestione del comando, per arrivare alle navigazioni d’altura, dove si mettono in pratica in diverse condizioni meteo e ambientali tutti gli aspetti pratici e teorici appresi in aula e nelle uscite in mare. Fino ad affrontare il tema specifico della gestione delle emergenze. L’ultimo appuntamento è stato quello dello scorso 20 e 21 aprile, quando 32 allievi ed ex allievi dell’Accademia hanno vissuto due giorni di formazione frequentando il corso OSR (Offshore Special Regulations) in collaborazione con Umberto Verna della società Safety World. Due giorni intensi, con una parte teorica gestita in aula, dove sono stati affrontati i temi della sicurezza, dell’emergenza e della sopravvivenza, illustrati i tipi di dotazione e il loro utilizzo, e visti i comportamenti da adottare nelle diverse condizioni. Quindi la parte pratica in piscina: ore a provare in pratica cosa significhi gestire l’abbandono della barca, l’utilizzo dei giubbini e delle zattere di salvataggio, come salire a bordo del mezzo di sopravvivenza o cosa fare in caso si sia ribaltato.

“Ora so cosa fare se mi dovesse accadere di abbandonare la barca”. “Non sapevo nemmeno come fosse fatta una zattera all’interno”. “Sento che da oggi navigherò con una consapevolezza maggiore”. Questi sono alcuni dei commenti a caldo dei partecipanti al corso: conoscenza, sapere, consapevolezza. In altre parole, formazione.

E visto il gradimento l’Accademia del Mare ripropone il Corso di Sicurezza e Sopravvivenza in mare con certificazione World Sailing di 5 anni per regate per sabato 18 e domenica 19 maggio. Info: valter.cimaglia@gmail.com, tel.  392-1494875.