Da Tel Aviv a Maccarese. Una delegazione israeliana ha visitato giovedì scorso due tra le migliori aziende agricole della provincia di Roma: la Maccarese spa e l’azienda Ortosole.
Guidata dal ministro dell’Agricoltura Orit Noked, in gran segreto per motivi di sicurezza sotto lo sguardo degli agenti della scorta, la delegazione ha potuto verificare le soluzioni più moderne adottate dalle due realtà imprenditoriali. Un riconoscimento ulteriore, considerato il livello tecnologico raggiunto dagli israeliani non solo nel settore dell’irrigazione, dove sono i maestri riconosciuti per aver saputo trasformare aree aride in fertili campi agricoli. Non è stata una semplice visita di cortesia, sotto l’ala protettrice della Confagricoltura, che ha organizzato l’incontro, è maturata l’idea di stabilire reciproci scambi e di “sviluppare progetti comuni di collaborazione in ricerca e innovazione applicata all’agricoltura”, come ha dichiarato lo stesso ministro, riferendosi in particolare a soluzioni atte a razionalizzare l’apporto idrico e a migliorare le rese delle coltivazioni. Prima tappa dell’incontro è stata l’azienda zootecnica dei Benetton, le auto blu si sono fermate in viale Maria per vedere le stalle e soprattutto l’impianto di Biogas. Inaugurato giusto un anno fa dalla Maccarese e capace di trasformare le deiezioni quotidiane delle vacche in calore ed elettricità. Subito dopo si è passati ad Ortosole, la cooperativa agricola gioiello che produce gran parte del carciofo romanesco Igp della provincia. Dove il ministro “ha voluto vedere tutto, i campi, le serre, gli impianti di irrigazione, abbiamo fatto fatica a starle dietro – spiega Marco Tiozzo che insieme al padre Beniamino ha fatto gli onori di casa – erano entusiasti, hanno voluto conoscere tutti i dettagli delle produzioni e il sistema di confezionamento. Hanno apprezzato i prodotti e alla fine ci siamo lasciati con tante ipotesi di future collaborazioni”.