Venerdì 23 luglio, allo stabilimento balneare L’Ancora in Via di Praia a Mare a Maccarese, il promettente peso superwelter romano Francesco Russo (9 vittorie e 1 sconfitta con 7 vittorie prima del limite) combatterà contro Venar Haziri sulla distanza delle 8 riprese.


La riunione è organizzata dalla Opi 82 SSD di Alessandro Cherchi con la collaborazione della Bellusci Boxing Promotion, della Phoenix Gym, della Federazione Pugilistica Italiana e di Artmediasport.

Nel clou, il vacante titolo italiano dei pesi superwelter tra Marco Papasidero (9 vittorie, 2 sconfitte e 3 pareggi) e Mirko Di Carlantonio (11-7) sulla distanza delle dieci riprese.
Saliranno sul ring anche l’imbattuto peso superwelter romano Mirko Natalizi (11-0 con 7 vittorie prima del limite), l’imbattuto campione dell’Unione Europea dei pesi piuma Mauro Forte (anch’egli romano, con un record di 15-0-1), il peso mediomassimo ucraino ma romano d’adozione Serhiy Demchenko (22-15-1), il promettente peso medio di Anzio Giovanni Sarchioto (al debutto professionistico) e la supermosca romana Stephanie Silva (2-0). I nomi dei loro avversari saranno annunciati a breve.

La riunione sarà trasmessa in diretta streaming sul canale You Tube della FPI mentre i combattimenti più importanti saranno trasmessi (sempre in diretta streaming) sul sito Gazzetta.it.

Professionista dal giugno 2018, il 30enne Francesco Russo è al secondo match con la scuderia Cherchi. Nel primo, svoltosi lo scorso 22 maggio a Cinisello Balsamo (alle porte di Milano), ha battuto prima del limite Nikola Mancic. Russo ha sempre combattuto tra i pesi supermedi, ma la sfida contro Mancic era nella categoria dei pesi medi e quella contro Haziri sarà nella categoria dei pesi superwelter.

Francesco, scendere di due categorie è stato un problema?

“No, perché mi sono avvalso di un nutrizionista per la prima volta nella mia carriera. Anche da superwelter mi sento forte fisicamente, in grado di battere chiunque. Il mio obiettivo è diventare campione d’Italia, farò questo match contro Haziri per passare prima serie ed essere classificato tra i superwelter. Attualmente, sono ancora classificato tra i supermedi”.

Hai vinto 7 volte su 9 prima del limite. Ti consideri un picchiatore?

“Il mio record dice che lo sono, ma non mi considero un picchiatore perché i picchiatori in genere prendono anche tanti pugni. Io non salgo sul ring con l’idea di scambiare pugni e poi vediamo chi va giù per primo, cerco di combattere con intelligenza”.

Hai un idolo pugilistico?

“Marvelous Marvin Hagler, leggendario campione del mondo dei pesi medi dal 1980 al 1987. E’ il mio punto di riferimento per molti motivi. Ha dimostrato grandissima serietà combattendo sempre nella stessa categoria di peso contro i migliori della sua generazione e li ha battuti. Sul ring faceva paura, ma nella vita quotidiana era un uomo alla mano (così mi dicono perché non ho fatto in tempo a conoscerlo). Ho visto tutti i suoi incontri validi per il titolo mondiale. Il mio preferito è quello contro John Mugabi, ma ho visto tantissime volte quello perso contro Ray Leonard e non sono convinto che avesse perso. Quando ho saputo della scomparsa di Marvin sono stato male”.

Chi ti piace tra i pugili attuali?

“Il campione del mondo dei pesi superpiuma, leggeri e superleggeri Gervonta Devis, il campione dei pesi welter Errol Spence, il campione dei pesi leggeri, superleggeri e welter Terrence Crawford e naturalmente il grandissimo Canelo Alvarez”.

Dove e con chi ti alleni per il match del 23 luglio?

“Sono romano e quindi mi alleno a Roma, alla palestra Golden Power nel quartiere della Magliana. E’ la stessa palestra in cui si allena il campione dell’Unione Europea dei pesi piuma Mauro Forte. Il mio maestro è Emiliano Filippi, ma mi seguono anche Maurizio Prestipino e Stefano Sinacore. Ho fatto sparring con Mirko Natalizi, Giovanni Sarchioto e Mirko Geografo. Con quest’ultimo mi trovo molto bene perché è più leggero di me, è rapidissimo e quindi mi obbliga a migliorare la rapidità, la difesa e il ritmo. Sono stato anche a Milano, alla Opi Gym, dove ho fatto sparring con Samuel Nmomah. Insomma, cerco di fare tutto il necessario per salire sul ring preparato al meglio”.

Hai un lavoro dal lunedì al venerdì?

“Non in questo momento perché voglio concentrarmi sulla carriera pugilistica. Il nostro non è un lavoro normale. Ci alleniamo 24 ore al giorno perché oltre alle cinque ore di allenamento vero e proprio dobbiamo stare attenti alla dieta ed a non fare tutte quelle cose normali che magari ti danno una soddisfazione momentanea ma ti danneggiano nelle settimane precedenti alla prestazione agonistica. Uscire la sera e bere birra con gli amici non è possibile durante la preparazione. Mi alzo alle 5 del mattino e di conseguenza vado a dormire alle 9 di sera. Nella boxe conta soprattutto la testa. Allenarsi è importante, ma se non hai la volontà di fare sacrifici non vai da nessuna parte. Anche la preparazione atletica non riesci a farla se non hai la testa”.

Contro Gianmarco Ciofani hai perso prima del limite, cosa è successo?

“Ciofani ha sempre combattuto da mediomassimo. Il giorno prima dell’incontro, io pesavo 75,5 kg mentre lui ne pesava 79. Nonostante questo, ho vinto facilmente le prime tre riprese. Nella quarta lui mi ha colpito bene e l’arbitro mi ha fermato. Ora che sono sceso senza problemi di due categorie di peso capisco che è stato un errore accettare quel combattimento”.

Venerdì 23 luglio, sulla spiaggia dello stabilimento balneare L’Ancora verrà allestito uno spazio transennato con posti a sedere. I biglietti costano 50 euro (sedie a bordo ring), 40 euro (tribuna non numerata all’interno del bordo ring) e 25 euro (in piedi o seduti, ma al di fuori delle transenne).