Partito a luglio 2021, è già stato premiato come uno dei migliori birrifici emergenti. Luppolo coltivato sul posto, per un prodotto diventato un’eccellenza del territorio. E per Pasqua il pranzo al Podere e a Pasquetta la grigliata. Domenica 24 aprile invece pranzo contadino e live music dalle ore 15.00.

A metà gennaio è entrato a far parte dei migliori birrifici emergenti. L’investitura è arrivata da “Lallemand Brewing Italy”, all’interno della competizione “Birrificio Debuttante 2022” promossa da Italy Beer Week. Un bell’esordio per il Birrificio Agricolo Podere 676, nato ufficialmente solo l’11 maggio del 2020 quando è stata registrata la società. Ricevendo i complimenti dell’assessore comunale alle Attività produttive Erica Antonelli: “Una realtà imprenditoriale agricola locale nata da poco sulla spinta di giovani che hanno voluto recuperare e rendere produttivo l’antico podere del nonno”.

Una gran bella storia, quella di questi quattro giovani, la terza generazione della famiglia, pronta a investire in un’azienda ormai in disuso riconoscendone tutto il suo potenziale. “Podere 676 – racconta Andrea Genovese – fu concesso nel 1953 dall’Ente Maremma a nostro nonno Pietro Genovese reduce di guerra. Lui aprì l’azienda agricola, grano, bestiame, foraggio, partecipando alla Cooperativa Testa di Lepre. Ma negli anni l’attività perse il suo smalto, anche perché i cinque figli hanno scelto strade diverse. Così nel 2019 noi nipoti, Marco, Dimitri, Omar e io, tutti eredi Genovese, abbiamo deciso di iniziare quest’avventura”.

Quasi per scommessa nello stesso anno innestano 50 piante di luppolo, che crescono bene e si adattano alle condizioni climatiche di Testa di Lepre in via dell’Arrone, proprio davanti alla Polledrara di Cecanibbio. L’arrivo del Covid rallenta i programmi, ma l’11 maggio 2020 con atto notarile nasce ufficialmente il “Birrificio Agricolo Podere 676”.

Le idee sono chiarissime, coltivare direttamente le materie prime per trasformarle in un prodotto dal grande potenziale: la birra artigianale. “Abbiamo messo a dimora oltre 780 piante, circa mezzo ettaro di luppoleto – spiega Andrea Genovese – Da luglio 2021, dopo essere astati autorizzati dalle dogane, è partita la prima cotta di birra, che dopo 21 giorni era pronta per essere confezionata”. Un prodotto tutto made nel nostro Comune. Anche sulla gamma dei prodotti la barra è dritta: birre che rispecchiano il gusto italiano e dei consumatori locali ma con un’ampia offerta di stili, cechi, tedeschi, inglesi, olandesi, belgi e soprattutto italiani. Ogni tipologia è contrassegnata da un numero sull’etichetta, per esempio la 14 sta a significare gli ettari di terra censiti nel fascicolo dell’azienda agricola. La 51 è una Pils chiaras, emblema della nuova avventura, così come prevede la numerologia. La 50 è un’Apa dorata, una birra molto luppolata che prende il numero delle prime piante messe nel 2019 come scommessa. Poi ci sono la 3, una Kolsch dorata, la 5, un’Ipa ambrata, la 14, una Bock rossa e la 11 una Stout nera. I formati sono da 33 e 75 cl, la gradazione cambia a seconda del prodotto, la 14 ha 6.5 gradi e ci si pasteggia tranquillamente, ma con la tripel si arriva a 9.2 gradi.

Un prodotto uscito solo da luglio 2021 e che ha già conquistato una certa notorietà, nonostante il breve tempo a disposizione. Il desiderio dei Genovese è quello di far andare gli acquirenti direttamente nella sede di produzione trasformando la visita in un momento unico, passeggiando tra la piantagione dell’orzo, del luppolo e lo stabilimento. Vedendo i colori, annusando i profumi, toccando con mano un prodotto finale totalmente agricolo. Sponsor ufficiali della prima edizione del Fiumicino Jazz Festival diretto da Attilio Berni, da marzo partiranno con un ampio programma di degustazioni, abbinate a taglieri di salumi e formaggi del Biodistretto.

Birrificio Agricolo Podere 676, ne sentiremo parlare a lungo di questa avventura. Info: www.podere676.com.