“La Società Aeroporti di Roma, non contenta di aver presentato nel 2014 Ricorso al TAR Lazio contro la Riperimetrazione della Riserva, giorni orsono (anziché sollecitare la discussione del proprio Ricorso) ha depositato una Memoria aggiuntiva, ovvero un ‘intervento ad adiuvandum’ all’istanza contro la Riperimetrazione già presentata da Enac al Presidente della Repubblica. Il contenuto della Memoria è un insieme di furbizie dialettiche e paradossi (come quando attribuisce la stessa riperimetrazione allo scopo di favorire ‘iniziative private’: come se AdR non fosse una SpA, cioé una società privata che gestisce in concessione un bene pubblico (e forse anche, con il Raddoppio, con qualche conflitto di interessi). E di alcune gravi ‘dimenticanze’:  si dimentica che il Raddoppio prevede l’invasione di una parte della Zona 1 della Riserva (totalmente inedificabile) anche prima delle modifiche apportate dal contestato Decreto di Riperimetrazione, oltre che a svilupparsi pressoché integralmente in Zona 2 della Riserva (dove sono possibili sì parziali interventi, sempre però funzionali alla Riserva stessa!). Non è che nella Zona 2 si possa edificare un quartiere residenziale o men che mai un nuovo aeroporto con addirittura 2 nuove piste e una nuova aerostazione. Del resto Enac ha riconosciuto nei documenti presentati al Ministero dell’Ambiente per l’ottenimento della VIA sul progetto della quarta pista e della nuova aerostazione che la zona 1 e 2 della Riserva erano preesistenti sin dalla sua istituzione nel 1996; viene ricordata la richiesta di togliere il vincolo della Riserva sui 1300 ettari, di cui 900 di proprietà della Società Maccarese, avanzata da una lettera della allora Presidente della Regione Lazio On. Polverini, ma si dimentica che, successivamente, questa è stata sconfessata da un avverso parere della Commissione di Riserva ed infine totalmente sepolta dalla Delibera di Giunta Regionale n. 305/2013; si sostiene che con l’ampliamento della zona 1 aumenta il pericolo derivante dalla presenza di volatili ma si dimentica che questo evento è stato confutato dall’ISPRA stessa nella sua Relazione del 2016. Viene da pensare che secondo AdR i volatili di Maccarese abbiano una intelligenza fenomenale capace di riconoscere se una porzione di terreno passa da zona 2 a zona 1!
Ci auguriamo che all’atto del giudizio la natura di queste e di altre vistose incongruenze siano prese in considerazione così come il chiaro orientamento di contrarietà al Raddoppio espresso a suo tempo dal Comune di Fiumicino e dei pareri contrari formulati recentemente dalla Regione Lazio e dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri del precedente Governo su richiesta dello stesso Consiglio di Stato che ha in carico l’intero procedimento. Riteniamo sia arrivato il momento che il Ministero delle Infrastrutture, guidato dall’on. Toninelli, apra un confronto democratico e partecipativo con la popolazione e le istituzioni per affrontare il problema del Raddoppio dell’aeroporto e che convochi una riunione congiunta con Enac ed Enav per esaminare il Progetto alternativo elaborato dal Comitato FuoriPista, dando così nel contempo attuazione all’OdG votato recentemente alla unanimità dal Senato della Repubblica. Chiediamo inoltre che, In coerenza con quanto scritto nel suo programma elettorale, e alla luce delle mozioni presentate rispettivamente dai consiglieri del M5S e del PD, il Presidente Zingaretti rivendichi con forza la necessità di un aeroporto di sostegno a quello di Fiumicino dove trasferire i voli low cost. Come sempre, il Comitato FuoriPista continuerà a vigilare sull’intera vicenda, a informare i cittadini e a manifestare pubblicamente contro la inutile speculazione e distruzione del territorio e della sua economia agricola e turistica”. È quanto dice con una nota il Comitato FuoriPista.