In occasione della convocazione del consiglio comunale di Fiumicino di oggi, l’Unione Inquilini e il Cub (Confederazione Unitaria di Base) hanno indetto un sit in all’ingresso della sede comunale. “Non permetteremo che Fiumicino diventi il covo della mafia delle case popolari e dell’edilizia a spese del vecchio mercato coperto in odore di speculazione edilizia di noti palazzinari – ha detto Rudy Colongo della Cub Lazio – Fiumicino non deve diventare lo scempio che è attualmente Ostia, dobbiamo rilanciare il mercato con nuovi bandi e salvare i posti di lavoro di chi ha rischiato il proprio capitale per avviarlo”.
“E’ assurdo che un territorio così vasto come quello di Fiumicino non applichi le poche leggi nazionali a disposizione degli inquilini in difficoltà come la legge sulla morosità incolpevole detta anche legge “salva sfratto” – ha aggiunto Emanuela Isopo di Unione Inquilini Fiumicino – incredibile come ad oggi le informazioni e la trasparenza sulle graduatorie e assegnazioni delle case popolari non vengano rispettate, trovando mille difficoltà nel rintracciare la graduatoria aggiornata attraverso il sito istituzionale del Comune. La giornata di oggi ha prodotto buoni risultanti creando canali di comunicazione con l’amministrazione sulle varie tematiche portate oggi, il tutto grazie alla massiccia partecipazione dei cittadini tra cui delegazioni delle case popolari e operatori del mercato”.
Sulla vicenda è intervenuto anche il consigliere comunale William De Vecchis della lista Noi con Salvini Fiumicino: “Questa mattina ho incontrato i rappresentanti dell’associazione degli inquilini delle case Ater e i rappresentanti dei commercianti del mercato coperto che protestavano davanti alla sede comunale – ha detto il consigliere – Credo sia opportuno che l’amministrazione incontri i commercianti del mercato storico per spiegare loro quali siano i progetti futuri, anche in vista delle prossime scadenze di bilancio e metta in preventivo degli interventi per riqualificare il vecchio mercato coperto che rappresenta comunque un pezzo di storia del nostro territorio. Per quanto riguarda invece le case Ater, ho denunciato diverse volte le carenze e le problematiche che vivono quotidianamente gli inquilini. Continuo a ripetere che si debba organizzare un tavolo programmatico e inchiodare l’ente ai propri obblighi”.