“Si è svolta oggi la Conferenza dei Servizi sullo sversamento di cherosene, alla presenza di Comune di Fiumicino, Arpa Lazio, Asl Rm D, Consorzio di Bonifica, Capitaneria di Porto e Eni,ma non si è conclusa: è stata aggiornata a martedì prossimo, 17 febbraio, alle ore 16, al fine di analizzare e prendere visione nel dettaglio le proposte di prescrizione al piano di caratterizzazione di Eni fatte dall’Arpa Lazio, dalla Città metropolitana di Roma Capitale, dal Comune di Fiumicino, dalla Capitaneria di Porto e dalla Asl Rm D, oltre che le proposte scaturite dalla Conferenza di oggi, che è stata registrata e verbalizzata.
“La discussione e le valutazioni si sono soffermate non solo sulle aree dove si è verificata la fuoriuscita di cherosene – spiega il Comune – ma sul sistema dei corsi d’acqua investiti dallo sversamento, fino ad arrivare alla foce. È la prima volta nella storia del Comune di Fiumicino che l’Amministrazione chiama a rispondere l’Eni o qualche grande azienda per dare conto di quello che è successo. Lo faremo dopo aver appurato che non solo i terreni e i corsi d’acqua, ma anche le falde acquifere profonde non siano state intaccate dalla presenza di idrocarburi. Un lavoro che porteremo avanti con grande rigore, senso di responsabilità e senza confusione di ruoli, consapevoli che la discussione e il confronto saranno ancora complessi, visto che l’obiettivo da raggiungere è quello della bonifica dell’intero bacino interessato”.

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Mentre era in corso la Conferenza dei Servizi, fuori il palazzo comunale si è svolta una manifestazione di protesta a cui hanno preso parte diverse associazioni territoriali e consiglieri d’opposizione per protestare contro la decisione di lasciarli fuori dall’incontro. “La manifestazione di questa mattina davanti al palazzo comunale – commentano Mauro Gonnelli e William De Vecchis della lista civica Grande Fiumicino – è forse la miglior risposta per chi ancora credeva che questa fosse l’amministrazione del dialogo e della trasparenza. Associazioni, comitati, cittadini e consiglieri comunali tenuti fuori dalla conferenza dei servizi sul piano di bonifica dopo lo sversamento di cherosene per motivi ‘legati a una decisione dell’amministrazione’. Così è stato risposto. Scelta che seppur legittima non condividiamo affatto. Si tratta di una valutazione prettamente politica, quindi i consiglieri di maggioranza che oggi dichiarano di essere vicino ai comitati farebbero meglio a chiarire la propria posizione e quella del partito che rappresentano. Non basta una fotografia dietro qualche manifesto per lavarsi la coscienza. Oggi di fatto si è limitato il diritto ai cittadini di partecipare a un atto amministrativo che riguarda tutta la nostra comunità”. A Gonnelli e De Vecchis ha subito risposto l’assessore all’Ambiente Roberto Cini: “A proposito di dialogo, trasparenza e partecipazione c’è una grossa differenza tra quanto accadeva con la vecchia Amministrazione e quanto succede oggi. Una differenza sostanziale che, evidentemente, sfugge sia a Gonnelli che a De Vecchis. Gli sversamenti e le fuoriuscite di cherosene oggi si conoscono, sull’argomento si sono svolti Consigli comunali, incontri con i sindaci del litorale, scambi di vedute con associazioni e comitati, ci sono state delle ordinanze e degli atti pubblici, si sono svolte numerose Commissioni ambiente. A testimonianza che si agisce in modo diverso: le fuoriuscite di carburante oggi sono note, non sono state nascoste per anni come in passato. Siamo anche convinti però che, al momento della decisione, anche la forma sia sostanza. Soprattutto quando gli interlocutori sono enti come l’Eni che potrebbero impugnare la legittimità della Conferenza di Servizio. Vogliamo fare sul serio e arrivare a un risultato. Dopo i tanti momenti di confronto e discussione non possiamo prestare il fianco a pretesti o a interessi che non siano esclusivamente quelli del Comune e dei suoi cittadini anche a rischio di decisioni impopolari di cui ci assumiamo la responsabilità. Se invece vogliamo che nessuno paghi per il disastro ambientale subito, inventiamoci procedure inesistenti”. A rinfocolare le polemiche ci ha pensato però Movimento 5 Stelle, presente anch’esso alla protesta, secondo il quale: “Con grande sconcerto di chi scrive, l’Amministrazione Comunale di Fiumicino ha deciso di chiudere le porte alla partecipazione dei cittadini e delle Associazioni di volontariato locale, che tanto hanno fatto e stanno facendo per questa grave emergenza, e che sono senz’altro tra i più preparati e competenti a difendere i diritti del nostro territorio e dei cittadini. Inoltre sono stati esclusi anche i Consiglieri Comunali di Fiumicino inclusi quelli appartenenti alla Commissione Ambiente. In quanto Ente Capofila, il Comune di Fiumicino ha per legge il diritto di decidere chi invitare alla Conferenza dei Servizi, sia come partecipante che anche come semplice auditore, e l’esclusione di tutti coloro che sono proprio i più coinvolti e danneggiati dai gravi incidenti, è stata una scelta davvero pessima del Sindaco Montino e della sua maggioranza. Vogliamo sperare che le ragioni reali che hanno indotto a questa scelta siano migliori rispetto alle fragili scuse accampate lunedì in Commissione Ambiente, e siamo certi che Montino non mancherà di chiarire la sua posizione. Ciò che resta, è comunque l’eclatante dimostrazione che i concetti fondamentali di COMUNITA’, CONDIVISIONE e SOLIDARIETA’ non sono molto familiari a questa Amministrazione, ed ancor meno lo è quella tanto decantata TRASPARENZA che non è mai andata oltre alle sole parole”.