Banchine, Califano contesta Autorithy 
Da Michela Califano capogruppo Pd riceviamo e volentieri pubblichiamo:
“Una giustificazione senza senso e una risposta che dequalifica l’operato dell’Autorità Portuale di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta. Una replica che si contraddice da sola, punto per punto e mortifica la città di Fiumicino bollando prima le banchine come opera per la difesa del suolo, poi anche per l’ormeggio della grande e piccola pesca. Non si starò mica affermando che la darsena dedicata ai pescherecci è saltata?
La cosa più preoccupante è che il progetto delle banchine sia stato visionato da innumerevoli enti, come dichiarato dal Presidente Monti: possibile nessuno abbia evidenziato l’inconciliabilità con le leggi sull’abbattimento delle barriere architettoniche entrate in vigore il 9 gennaio 1989?
Due scivoli improvvisati, modificati più volte poi sfociati in un nuovo marciapiede alto circa 15 centimetri, senza predisporre nessuno scivolo, per aggirare il problema per l’Autorità Portuale non sono una toppa? E il molo nord: il progetto che elimina decine e decine di parcheggi lungo la via dello shopping di Fiumicino, lastricando la passeggiata con sampietrini, è stata concordata con le associazioni dei commercianti, di categoria e di persone con disabilità? Ma Monti ha mai visionato l’opera oppure provato a passeggiare con una carrozzina o stare in equilibrio con le stampelle sui sampietrini che i quali con grande generosità sono state lastricate le due banchine e oggi sono in fase di installazione anche sotto la banchina nord?
Dispiace evidenziare come l’intervento dell’Autorità Portuale non sia solo inopportuno, ma evidenzi le carenze progettuali e una flebile difesa sull’impegno mostrato per l’abbattimento delle barriere.
Il Pd di Fiumicino si augura che l’intervento della Procura della Repubblica di Civitavecchia si attivi al più presto per verificare lo stato di realizzazione dell’opera, perché la libertà di circolazione è sancita in Italia dalla Costituzione italiana (Art. 16) e in Europa nella Carta dei Diritti dell’Unione Europea (ART. II-105).
Lasciamo ad altri giudicare se questa sia una polemica costruita ad arte. Il PD crede nell’autonomia delle persone e nel difendere il pieno diritto di muoversi liberamente e di consentire alle persone con disabilità di vivere in maniera indipendente e di partecipare pienamente a tutti gli aspetti della vita”.