“Il programma di recupero degli edifici fatiscenti e dei fabbricati restituiti all’impianto originale lungo via Torre Clementina, è solo parte di un progetto ancor più complesso e che mira a restituire centralità all’area storica della città grazie alla riqualificazione urbana degli spazi e la valorizzazione dell’affaccio della città sulla Fossa Traianea”. Così l’assessore all’Urbanistica Ezio Di Genesio Pagliuca presenta il progetto “Dalla strada alla piazza” elaborato dall’Area Strategie e Qualità della Vita. Non è certo questa la prima volta che il tema viene affrontato, l’idea di fare del Borgo del Valadier il “salotto buono” di Fiumicino è stato discusso in tanti incontri con le associazioni dei commercianti, che a loro volta hanno presentato diverse proposte nel tempo proprio in tal senso. Con questa idea progettuale, però, si ha per la prima volta una visione d’insieme di tutte le problematiche che devono essere superate per l’effettivo raggiungimento dell’obiettivo atteso. Che vanno dalla viabilità ai parcheggi, da una nuova disposizione dei chioschi all’ampliamento delle aree pedonali, alla realizzazione di nuove aree ludiche. Riguardo la viabilità, l’obiettivo mira a favorire la ciclopedonalità (previsto un apposito parcheggio bici) e la moderazione del traffico con nuovi sensi di marcia a senso unico e limiti di velocità a 30 km orari, ma la vera partita, per la riuscita dell’operazione, la si gioca soprattutto sulla disponibilità di nuovi parcheggi e su questo punto lo sforzo degli uffici comunali è stato notevole. Con la previsione di circa 70 nuovi posti auto nell’ipotesi di trasformare il mercato coperto in parcheggio multipiano, e grazie a una nuova perimetrazione e allo spostamento/eliminazione degli esistenti e alla creazione di nuove aree parcheggio, si prevede di quasi raddoppiare i posti disponili, dai 50 attuali a 96. Altro aspetto fondamentale è sicuramente l’allargamento dell’area pedonale, realizzata attraverso l’allargamento dei marciapiedi, da una diversa localizzazione dei chioschi esistenti e dalla pedonalizzazione di via Orbetello. Dai primi rendering disponibili si nota anche l’attenzione riservata al dehors complessivo che deve avere nell’insieme la strada. Sono infatti previste diverse tipologie di strutture fisse e mobili per l’ampliamento delle aree commerciali, “addossato” in caso di copertura inclinata adiacente alle mura del negozio, “delimitato” quando si tratta di area coperta da ombrellone con sostegno laterale, e “isolato”, in caso di struttura modulare con copertura piana.
In conclusione, se lo studio non si nasconde obiettivi ambiziosi, come “accrescere il senso di appartenenza”, “la piazza come centro vitale di cultura”, “recuperare l’identità e migliorare l’immagine della città”, in questa circostanza, sebbene si tratti ancora di ipotesi progettuali, si ha la percezione di un percorso ancora in larga parte da compiere ma che almeno indica una chiara direzione di marcia e gli strumenti per raggiungerlo.