Procedura concordataria conclusa. Sicuramente strombazzata sui giornali, tuttavia che meriti ha questo gruppo dirigente gongolante?

Hanno ridotto drammaticamente il servizio di trasporto pubblico, trascurato le manutenzioni basilari di mezzi e strutture, chiuso stazioni della metropolitana, reso impossibile il lavoro delle biglietterie, effettuato licenziamenti disciplinari illegittimi, e, dulcis in fundo, terrorizzato gli ausiliari del traffico perché non abbastanza duri nel punire la cittadinanza con le sanzioni amministrative, per fare cassa.

Non solo, hanno ripristinato il lavoro in presenza, riversando nel traffico romano, già saturo, una cospicua quantità di lavoratori che potrebbe fare a meno di essere presente fisicamente in azienda. E questo nonostante l’Atac abbia anche ricevuto fondi straordinari per l’emergenza covid.

Se l’azienda supererà questi anni di crisi, sarà stato solo grazie alla pazienza degli utenti e dei propri dipendenti ed al monitoraggio dei giudici concordatari, e non certo per il luminoso lavoro di fenomeni strapagati che si autoincensano ed intestano meriti che non hanno, auto-assolvendosi da responsabilità oggettive di cui si occuperà la Giustizia ordinaria.

Bisogna affidare le strategie del TPL a chi conosce veramente Roma e valorizzare anche parte delle straordinarie risorse che Atac ha già al suo interno e che vengono costantemente trascurate in favore di grandi manager esterni che di grande hanno solo il costo della buonuscita.

Unione Trasporti
Sindacato Nazionale Autonomo