Sapersi mettere in gioco è una gran bella virtù. E Luigi Arcari rappresenta un chiaro esempio di come sia possibile reinventarsi e intraprendere nuove avventure.
Sessant’anni, residente a Ostia, laureato in ingegneria con un passato da manager aziendale, oggi Luigi insegna fisica presso l’IIS Leonardo da Vinci a Maccarese.
La sua passione per la fisica e la matematica è stata di recente anche lo spunto per un nuovo progetto: il prof ha infatti appena auto-pubblicato un interessante libro di racconti dal titolo “Un diverso punto di vista” (disponibile in formato ebook su Amazon e sulle principali piattaforme di vendita di libri online). Si tratta di una raccolta di 15 racconti, che sono soprattutto un percorso letterario, un gioco narrativo, un divertimento di parole e situazioni. Ogni storia esplora un tema diverso inerente l’universo di microcosmi matematici e fisici, affrontati in maniera entusiastica e accattivante. L’io narrante esprime il punto di vista dei protagonisti dei racconti, da cui il titolo del libro. Lungi dal volersi presentare come divulgazione scientifica, il libro è scritto con tono volutamente ironico, surreale e paradossale, quasi kafkiano.

I racconti hanno due chiavi di lettura: una puramente narrativa, da gustare con leggerezza e interesse principalmente rivolto ad aspetti letterari, un’altra più di contenuto, ma sempre orientata a suscitare curiosità e passione più che a fare divulgazione. Qualche esempio? In una storia il pi-greco racconta se stesso, sia come mitico simbolo di 3,14 sia come simbolo del pione, una delle particelle elementari della materia.

[row] [col col=6][/col] [col col=6]Un altro racconto tratta un esperimento concettuale ideato dal grande scienziato Maxwell nel 1800, relativo al calore e alle sue trasformazioni, conosciuto come “Il diavoletto di Maxwell”, dove è il diavoletto stesso a condurci per mano nel racconto.Altri argomenti sono l’incognita, i numeri casuali, i corpi in caduta libera, ecc.. Originale la presenza nel testo di richiami ipertestuali letterari e scientifici con colori diversificati, quasi a voler agevolare l’identificazione dell’ambito culturale a cui si riferiscono.
“Il lettore ideale del libro – racconta Arcani – è una persona di cultura, dagli interessi letterari e con curiosità scientifiche, oltre che giovani studenti. La mia speranza è di suscitare curiosità e passione che siano di stimolo per ricordi, approfondimenti e nuovi apprendimenti. Nello stesso tempo, i frequenti diversivi e richiami letterari vogliono essere un invito a contaminazioni e piaceri interdisciplinari, nella convinzione assoluta dell’unità dell’esperienza culturale”.
Congratulazioni per questa bella opera, piena di richiami ai diversi ambiti del sapere (non solo matematica e fisica, ma anche letteratura, arte, storia, religione e filosofia), l’occasione per imparare a guardare il mondo con occhi diversi e a stupirsi della realtà che ci circonda.[/col] [/row]