La comunità di Torrimpietra con il suo parroco don Osvaldo Geiser ha accolto ieri sera il vescovo Gianrico Ruzza per la festa di Sant’Antonio Abate, patrono del borgo di Fiumicino. Tra i fedeli anche il vice sindaco Ezio Di Genesio Pagliuca.

Il vangelo di Matteo letto durante la celebrazione racconta del giovane ricco a cui Gesù dice di dare tutti i beni ai poveri e di seguirlo. È la scelta che fa Antonio “per seguire più da vicino Gesù, perché comprende che lo scopo della vita è percorrere la via di Cristo” ha detto il vescovo nell’omelia. La decisione del santo di consacrarsi totalmente a Dio nasce dalla “lotta contro l’egoismo, contro la seduzione della falsità, contra la tentazione di non pensare agli altri”.

La tradizione che lega Antonio agli animali e ai campi costituisce un segno di speranza per la comunità parrocchiale, nel cui territorio è forte la vocazione agricola, che continua ad essere trasmessa alle nuove generazioni. “Sono tante le domande della nostra terra, il lavoro nei campi non rende quanto dovrebbe” ha sottolineato il pastore: “la diocesi lavora per sostenere chi custodisce e cura la terra perché abbia una vita decorosa e degna”.

L’arma fondamentale per pensare “al bene comune” è il cuore che va oltre la legge: “Antonio ha capito che bisognava condividere tutto, oltre l’individualismo anche noi allora potremmo accogliere come lui la parola di Gesù: Vieni e seguimi”.

Fonte: Diocesi Suburbicaria di Porto-Santa Rufina