Vertice rifiuti, proroga a Malagrotta ma stop definitivo a Monti dell’Ortaccio. È la decisione presa nel corso di un incontro sulla emergenza rifiuti della capitale tra Il sindaco di Roma Ignazio Marino, il presidente della Regione Nicola Zingaretti e il ministro dell’Ambiente Andrea Orlando. Nel corso del vertice nel fine settimana è stato deciso che Malagrotta sarà prorogata di 3 o 4 mesi con la promessa “solenne” che sarà l’ultima proroga. Entro il 30 luglio sarà scelto il sito della nuova discarica. Se non si farà in tempo a realizzarla prima della chiusura di Malagrotta, i rifiuti per alcuni mesi saranno inviati all’estero o in altre regioni. Rinnovato e potenziato l’incarico a Goffredo Sottile come commissario per i rifiuti. Ha spiegato il ministro Orlando: “Il commissario avrà come ulteriore mandato il ruolo di individuare entro fine luglio un sito alternativo a Malagrotta. Nel frattempo conferiremo a Malagrotta una proroga dell’utilizzo per il conferimento del rifiuto trattato che poi a regime dovrà andare nel nuovo sito. La proroga durerà il tempo strettamente sufficiente alle necessarie prosecuzioni del lavoro tecnico del tavolo. Contemporaneamente a garanzia di questa brevità stiamo lavorando perchè si attivino tutti i canali per il conferimento fuori regione dei rifiuti nella fase che separerà la chiusura di Malagrotta dalla realizzazione di un nuovo sito. Quanti mesi durerà la proroga? Pochissimi”. Questo è un elemento importante: se la nuova discarica non sarà pronta prima della chiusura di Malagrotta, i rifiuti andranno fuori regione o all’estero. Ha detto il sindaco Ignazio Marino: “Ci prendiamo l’impegno: questa sarà l’ultima proroga per Malagrotta”.
E nel corso del vertice tutti hanno con cordato: la nuova discarica non sarà realizzata a Valle Galeria. Sfuma l’ipotesi di Monti dell’Ortaccio.