I Carabinieri hanno arrestato nove persone nell’ambito di un’indagine, coordinata dalla Procura di Roma, su un’associazione a delinquere finalizzata alla commissione di condotte corruttive e di una serie di reati contro la Pubblica amministrazione nell’ambito delle procedure connesse alla realizzazione del nuovo stadio della Roma.
Sei persone sono finite in carcere e tre ai domiciliari. Tra gli arrestati compaiono anche il vicepresidente del Consiglio Regionale, Adriano Palozzi (Fi), l’imprenditore Luca Parnasi e l’ex assessore regionale Michele Civita del Pd. Arrestato pure il presidente di Acea, Luca Lanzalone. Quest’ultimo ha seguito, in altra veste, il dossier sulla struttura che dovrebbe sorgere nella zona di Tor di Valle.
C’è anche il capogruppo degli M5S in campidoglio, Paolo Ferrara, tra i 27 indagati dell’inchiesta. Nei primi mesi del 2017 Ferrara aveva partecipato alla trattativa con il gruppo Parnasi per la modifica della prima stesura del progetto sulla struttura che dovrebbe sorgere a Tor di Valle.
L’inchiesta potrebbe portare allo stop dell’intero progetto modificato. Proprio ieri era scaduto il termine per presentare le osservazioni al progetto e si era fissata la scadenza per le controdeduzioni per le quali è stato dato un tempo di 30 giorni. A metà luglio sarebbe prevista la delibera col progetto variato da inviare alla Regione Lazio per l’ok definitivo. Ma ora arresti e indagini potrebbero imporre lo stop al progetto.
“Chi ha sbagliato pagherà noi siamo dalla parte della legalità. Aspettiamo di leggere le carte. Al momento non esprimiamo alcun giudizio”. Così la sindaca di Roma Virginia Raggi. “Se è tutto regolare, spero che progetto stadio possa andare avanti”, ha concluso la sindaca.

Fonte: Ansa