Con lo slogan “Spegni il coprifuoco” nella serata di oggi, giovedì 6 maggio, in piazza Grassi  a Fiumicino  si è tenuta una manifestazione di protesta di ristoratori organizzata dalle Associazioni “#io apro” “#io apro litorale romano”, Snos (Sindacato nazionale operatori sicurezza), A.C.I.F (Associazione commercianti ed imprenditori di Fiumicino), e Associazione commercianti Torre Clementina e centro storico.

Nella piazza sono stati disposti quaranta tavoli e la cena offerta è stata a base cartocci di pesce, penne all’arrabbiata, pizza, porchetta e vino. Il tutto accompagnato da musica ed esibizioni di danza di scuole locali, sotto lo sguardo attento di Polizia di Stato, Polizia Locale e Carabinieri.

Alla manifestazione hanno partecipato non solo ristoratori di Fiumicino, Aranova e Maccarese, balneari ed esercenti ma anche cittadini che hanno portato la propria solidarietà ad un comparto messo in ginocchio dalle restrizioni anti contagio.  

Ad accompagnare il flash mob, organizzato per “dimostrare che mantenendo intatte tutte le misure previste dai protocolli si può tornare a vivere”,  c’era uno striscione e delle t-shirt bianche con la scritta “Spegni il coprifuoco”.

“Vogliamo solo accendere un faro – dice  il presidente dell’associazione Lungomare della Salute di Fiumicino, Massimiliano Mazzuca – su un settore che crea lavoro e paga fior di tasse. Uccidere l’imprenditoria significa uccidere l’Italia del domani. Significa non più soldi per lo Stato e per i servizi che lo Stato offre, sanità in primis. Siamo qui a chiedere al Governo e alle istituzioni l’apertura di un tavolo di crisi per il comparto e di rivedere le norme su coprifuoco e quelle relative ai posti all’aperto.

A Fiumicino le imprese legate al mondo della ristorazione sono quasi mille. Non abbiamo ricevuto alcun aiuto, se non fondi che arrivano a coprire l’1 per cento delle perdite. Cosa chiediamo? Di lavorare. Di poter operare con il 50 per cento di posti all’interno e il 50 per cento all’esterno, così da sopravvivere in caso di pioggia e maltempo. Di allungare l’orario del coprifuoco visto che Fiumicino lavora soprattutto con la clientela romana. E di dare un futuro se non a noi ai nostri dipendenti e ai nostri fornitori.

Un ringraziamento alle tantissime persone che ci hanno mostrato affetto e solidarietà. È solo grazie al loro amore che non molliamo”.