“Esprimo sincera soddisfazione per la riuscita del primo evento importante dall’inizio della sesta legislatura del comune”. È quanto dice Luigi Satta, della lista civica Noi Insieme. “Finalmente è iniziato un nuovo percorso – sottolinea Satta – Lo si percepisce chiaramente. Ci si è divincolati da un modo di fare che un po’ per ignoranza, un po’ per cecità di una classe politica incapace di slegarsi da un sistema spesso dispotico, ha soffocato e limitato una crescita sia culturale che economica della nostra città. Certamente il significato di questa prima edizione della Notte Bianca viene da una spinta dei cittadini che in un momento di crisi economica, con tante famiglie costrette a rinunciare alle ferie, hanno visto un appiglio, una speranza per guardare con maggiore fiducia alla politica e all’amministrazione che spesso ha isolato il territorio da nord a sud privilegiando senza alcuna strategia il quartiere più popolato. Sono convinto che una pianificazione fatta nei tempi giusti e con interventi economici ben mirati, magari coinvolgendo chiunque abbia proposte di musica, di arte, di sport e tant’altro, possa portare ancora maggiori benefici alla città e a iniziative come la Notte Bianca. Un sogno io ce l’ho: inserire tra i prossimi eventi il COTTIO di Natale che fino a 15 anni fa si svolgeva nel mercato ittico di via Ostiense, aprendo i cancelli a migliaia di cittadini. Il Cottio era un evento che veniva svolto dai venditori di pesce di Portico D’Ottavia nel ghetto ebraico nell’antivigilia di Natale. Potrebbe essere rivisto in chiave moderna, sempre nel rispetto delle normative europee, per richiamare turisti, italiani e stranieri, e pubblicizzare il pescato locale. Nelle tante commissioni alle quali ho partecipato durante il mio mandato di consigliere della lista NOI INSIEME, pur facendo parte dell’ex minoranza, e poi come delegato alla Pesca e alla Portualità (svolto, è bene ricordarlo, senza alcun corrispettivo economico) ho cercato sempre di dare il mio contributo di idee e di esperienza a servizio della città e dell’amministrazione cercando di migliorare il rapporto tra istituzione e cittadini e su come coinvolgere la città, dandogli la possibilità di una qualità di vita diversa, ispirata da novità scoperte durante i miei viaggi specialmente in terra di Israele. Penso a Tel Aviv e il suo lungomare di circa 5 km illuminato a giorno durante la notte, frequentato quasi 24 ore al giorno: immagino tornei di beach volley 12 mesi l’anno, beach soccer, iniziative. L’installazione di attrezzi ginnici con coperture per chi vuole praticare attività fisiche. Io ho un sogno. Vedere Fiumicino fra dieci anni che somigli a una città europea. Spero non rimanga tale”.