“Il 5 ottobre La Repubblica proponeva un articolo di denuncia di un problema grave di una ragazzina disabile di Fiumicino che da anni attende l’intervento del Sindaco e dell’amministrazione per vedere riconosciuto il diritto all’assistenza infermieristica per andare a scuola. È una situazione intollerabile se pensiamo che basterebbe un semplice intervento previsto dalla legge e che più volte è stato richiesto”. È quanto dice Mario Baccini, candidato sindaco di Fiumicino.

“Nel nostro Comune – sottolinea Baccini – l’attenzione alla disabilità e alla formazione dei più giovani dovrebbero essere priorità come segno di crescita sociale e sviluppo, invece i giovani sono relegati in strutture spesso non idonee alla formazione e per quanto riguarda la disabilità questo ultimo caso ci dovrebbe far vergognare per come non vi sia sensibilità sul tema da parte di un’amministrazione buona solo per gli annunci. Ricordo che su mia proposta tutto il consiglio comunale, all’unanimità, ha approvato l’istituzione di una figura Garante per i diritti dei disabili ma che ad oggi non è stato dato corso al progetto, ritrovandoci poi sulle pagine dei quotidiani nazionali storie come quella della nostra giovane concittadina che attende senza risposta. Questo però è solo l’ultimo sintomo di un malessere condiviso all’interno della maggioranza che trova ogni pretesto per accendere discussioni e di verbi interni e che blocca ogni attività di questa amministrazione”.

Sulla questione, l’amministrazione comunale rende noto che “la bambina è assistita dal Comune, in ogni aspetto per il quale il Comune può farlo, fin da quando vive sul nostro territorio: si sono prese cura di lei, e se ne prendono tuttora cura, due assistenti sociali e la psicologa. L’amministrazione, come ogni altra amministrazione comunale, fornisce servizi di assistenza diretta alla persona e non di carattere sanitario. Del caso si è occupata anche, più volte, la Garante per l’infanzia.

Il problema denunciato nella lettera pubblicata su Repubblica nei giorni scorsi è di carattere esclusivamente sanitario motivo per cui sono stati sollecitati più volte, in modo formale, gli organi competenti”.