La siccità potrebbe diventare un serio problema per gli agricoltori del litorale. In particolare per il livello dell’acqua dei canali di irrigazione che potrebbero alla lunga risentire della mancanza delle piogge. “Da novembre le precipitazioni sono state molto scarse, ora siamo costretti ad irrigare i campi giorno e notte per ripristinare il livello di umidità necessario nei terreni. Se continua così non so quanto potremo andare ancora avanti”, commenta un agricoltore di Maccarese. Carote, patate, mais, sono queste le coltivazioni più a rischio, perché se una parte della campagna, quella a nord, è servita da un impianto sotterraneo a “pressione”, il resto del territorio ricorre ancora agli invasi tradizionali per l’irrigazione. Uno scenario che è diventato all’improvviso ancora più critico dal caos che si è creato all’interno del Consorzio di bonifica Tevere e Agro romano. Da ieri i rappresentanti della Coldiretti hanno rassegnato le dimissioni dal Consiglio di amministrazione del Consorzio, seguiti subito dopo da quelli di Confagricoltura Roma. Azzerando di fatto le funzioni dell’ente di bonifica che potrà esercitare l’ordinaria amministrazione solo nel momento in cui il Consiglio regionale nominerà un commissario straordinario. “In questo particolare momento stagionale caratterizzato da una siccità perdurante manifestiamo grande preoccupazione per la gestione operativa della fornitura irrigua nei 15 mila ettari serviti dagli impianti del Consorzio di bonifica con evidenti pesanti ricadute sulle attività orticole e sul settore zootecnico – dichiara Claudio Destro presidente di Confagricoltura Roma – c’è poi il problema del nuovo impianto di irrigazione a pressione di Maccarese che non è stato ancora collaudato e che ha rotture continue, in caso di guasti senza amministratori titolati a intervenire ci saranno altri gravi problemi per gli agricoltori”. “Ci auguriamo una soluzione rapida mirata alla definizione di una governance stabile che ritorni ad essere di espressione agricola in questo periodo di grave crisi del settore, in particolare quello zootecnico, che si sostiene dei foraggi coltivati grazie all’irrigazione”, commenta il presidente del Consorzio Federica Lopez. Senza consiglio d’amministrazione rischia di naufragare anche un altro importante progetto, quello sul disinquinamento marino presentato dall’amministrazione comunale di Fiumicino e dallo stesso Consorzio di bonifica.