“Quando ci si affida ai racconti di altri senza approfondire, si rischiano brutte figure, come quella appena fatta dall’assessore Torresi”. È quando dicono in consiglieri di opposizione riferendosi alle affermazioni dell’assessore in risposta alle critiche sollevate dalle opposizioni sulle scelte culturali dell’attuale Amministrazione.

“Quando l’assessore ricorda l’episodio dei libri ‘pornografici’ distribuiti alle scuole – fanno notare i consiglieri di opposizione – dovrebbe anche ricordare, cosa difficile visto che, all’epoca, non si interessava della nostra città, che si trattò di un errore di consegna prontamente denunciato, della Fondazione Benetton con tanto di scuse.

Tra l’altro ci sembra anche offensivo rivangare un errore commesso in buona fede  nel corso di  un atto di generosità che vedeva la Fondazione impegnata nella donazione di volumi alle scuole in occasione del centenario della nascita di Gianni Rodari. Un errore di consegna non imputabile alla vecchia amministrazione.

Chi ha raccontato le favolette alla neo assessora, ha dimenticato di ricordarle questo piccolo dettaglio, cosa strana, considerato che il sindaco Baccini ha sempre partecipato alle iniziative organizzate dai Benetton e pertanto ne è ben informato. Chi governa non dovrebbe fare questi scivoloni.

Detto ciò, abbiamo sempre celebrato feste e ricorrenze della città con tutti, maggioranza e opposizioni, presenti e passate. Forse l’assessore, prima di dichiarare fatti di cui non sa, dovrebbe affidarsi a puntuali ricostruzioni…insomma cambiare gobbo”.

Ecco quanto avevano dichiarato i consiglieri di opposizione in seguito alla notizia della kermesse culturale promossa dall’amministrazione culturale:

“Dopo il Premio poesia città di Fiumicino, il Festival della legalità, le Traianee, la rassegna Poeti in Itinere, Erri De Luca, Ascanio Celestini e tanto altro, a Fiumicino la cultura fa un notevole salto…..nel vuoto.
L’abbiamo capito da subito la ‘cultura’ di cui dovremo cibarsi da qui in avanti: Paragone e Vannacci.
Scelte che lasciano esterrefatti e che manifestano l’incapacità dell’assessore Torresi e di questa amministrazione di capire che sono amministratori di tutta la città. Mettere il simbolo del Comune sul libro di Vannacci significa bollinare istituzionalmente i contenuti e i messaggi malsani e intolleranti di quelle pagine. Contenuti omofobi, misogini e discriminatori.
Abbiamo lavorato tanto per costruire una città aperta e accogliente; abbiamo aperto e progettato i luoghi della e per la cultura (biblioteca Pallotta, Museo del sax, Autororium); adesso, si vuole trasformare Fiumicino in una comunità chiusa e retrograda. La cultura è una cosa seria non permetteremo l’abbrutimemto culturale della nostra città”.

Parole che poi hanno portato alla replica dell’assessore Torresi.