Riceviamo e pubblichiamo: 
 
“Che siano proprio Calcaterra e il Pd di Fiumicino a dare lezioni di morale fa sorridere. Loro, proprio loro che per anni c’hanno riempito la testa di belle frasi come ‘questione morale’ e di ‘inquisiti a casa’ e che ora, quando l’inquisito rischia di rompergli il giocattolo, fanno quadrato e rispolverano i tre gradi di giudizio. La sagra dell’incoerenza. Loro che sostengono un sindaco che di buona amministrazione, al di là delle vicende giudiziarie che lo coinvolgono, ha  poco o nulla. Loro, proprio loro, che in campagna elettorale sventolavano la trasparenza come cavallo di battaglia e oggi si ritrovano con un palazzo di vetro ormai opaco. Loro che dovevano restituire dignità a un Comune con una giunta di spessore e consigli di amministrazione di altissimo profilo. Sì, come quelli delle nuove farmacie comunali. Curricula di alto spessore. Per non parlare di qualche amministratore e di qualche cda: semplici omonimie o qualcuno di loro ha procedimenti giudiziari in corso? Se questa doveva essere la loro rivoluzione, poveri noi. Mi dispiace per chi si sta impegnando davvero, per chi ogni giorno ci mette la faccia e lavora sodo, ma così non si va da nessuna parte. Il Pd inizi a passare dalle parole ai fatti. Inizi a rimuovere dai loro incarichi chi è indagato. Nella speranza che siano gli stessi, una volta rinviati a giudizio, ad avere il buon cuore di lasciare la propria poltrona”. 
 
Consigliere comunale Giovanna Onorati