Circumnavigare le coste italiane per sensibilizzare le autorità a rendere i porti italiani accessibili anche a chi è disabile

di Francesco Camillo

La sua impresa a Fiumicino è stata resa nota dall’assessore ai Servizi Sociali del Comune di Fiumicino Anna Maria Anselmi e dal consigliere comunale Armando Fortini, che hanno partecipato  a un convegno presso il centro congressi della Fondazione Santa Lucia in cui si è parlato di “Sport e scuola per la tutela dei diritti delle persone con disabilità”. Come ospite era presente un personaggio straordinario,  il velista disabile Marco Rossato che, sul Trimarano Dragonfly 800 Swing Wing, sta veleggiando lungo i mari italiani in solitaria, avendo come unica compagnia il suo cagnolino Muttley. “Marco – spiega l’assessore – non solo vuole dimostrare che la vela è uno sport per tutti, ma il suo obiettivo è quello di sensibilizzare le autorità competenti a rendere gli attracchi ai porti fruibili anche da chi è disabile. Nel suo tour ha previsto l’attracco in oltre 60 porti italiani”.

Il progetto di Rossato si chiama TRI Sail4all ed è organizzato dall’associazione “I Timonieri Sbandati”. “Un grande in bocca al lupo a questo giovane coraggioso – dice l’Anslmi – per il proseguo della sua navigazione verso Genova, dove sbarcherà in occasione del Salone nautico. Ma un grande in bocca al lupo anche ad Andrea Stella, che ho avuto modo di conoscere, sbarcato in questi giorni, che da anni porta avanti il suo progetto con l’imbarcazione Lo Spirito di Stella, il primo catamarano privo di barriere architettoniche”.
Era il 22 aprile scorso quando Marco Rossato, 44enne velista con disabilità motoria, istruttore, con una ventennale esperienza agonistica alle spalle, è partito da Venezia con il suo trimarano circumnavigando le coste italiane. In questo modo ha preso il via la prima fase del suo progetto con tre obiettivi principali: rilevare e verificare l’accessibilità dei porti, perlustrare la possibilità di conseguire la patente nautica senza limiti e contribuire a diffondere capillarmente i princìpi della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità.
In realtà il progetto si spiegherà su un arco temporale di circa tre anni, dal momento che, dopo questo primo lungo percorso via mare, nei mesi più freddi si svilupperà via terra in camper. Questo consentirà a Marco e al suo gruppo di incontrare tutte quelle Sezioni della Lega Navale Italiana che non hanno una sede nautica, ma anche di raggiungere le scuole, le Istituzioni e i Circoli Velici, ovvero tutte quelle realtà presenti sul territorio che però non si affacciano sull’acqua.
In particolare nei confronti dei ragazzi delle scuole, si cercherà di diffondere la sensibilizzazione sul tema dell’inquinamento del mare e soprattutto sulla plastica sommersa, problema che affligge i mari e gli oceani.
Inoltre l’associazione dei Timonieri Sbandati si pone un ulteriore obiettivo: quello di rendere la vela e il mare accessibili a tutti. E questo anche grazie a Cadamà, la prima barca a vela storica senza barriere, creata nei Cantieri Navali della Spezia.