È stato costituito sabato 21 luglio il Consorzio dei Pescatori di Fiumicino. Per la prima volta si forma un unico organismo che riunisce tutti i settori della pesca, dalla barca più piccola a quella più grande, invece che tante cooperative una unica rappresentanza. “È una data storica – fa notare il delegato comunale alla pesca Luigi Satta – Finalmente per volontà del comparto pesca e dei propri operatori è stato fatto un passo molto importante. Le cooperative e i singoli pescatori hanno voluto unirsi per dar vita a un’unica voce. Speriamo di accorciare i tempi dell’iter burocratico e far partire tutte le iniziative messe in cantiere”.
L’obiettivo principale del Consorzio, oltre al mercato del pesce, è la realizzazione di un Centro Polivalente della pesca per creare un marchio Dop e migliorare la commercializzazione del pescato. “Il Consorzio garantirà più servizi alle imprese e metterà in atto strategie per garantire un maggior risparmio sull’acquisto dei beni di consumo (carburanti, attrezzature da pesca etc.) – sottolinea il presidente della Nuova Fiumicino Pesca e del Consorzio pescatori molluschi bivalvi Lorenzo Melchiorri – presenteremo tutti quei progetti che la Unione Europea riconoscerà come progetti finanziabili per migliorare la sicurezza dei lavoratori, la commercializzazione e conservazione del pescato per equipararsi a gli altri paesi della comunità”. Insomma, nella struttura, che dovrebbe sorgere nella zona di via della Pesca, produzione e commercializzazione andranno di pari passo. Gli operatori saranno tutelati e assistiti. “La strada che abbiamo imboccato è quella che ci permetterà di far ripartire nei prossimi mesi la voglia di continuare a svolgere la nostra attività, perché ormai eravamo arrivati in un bivio e dovevamo scegliere tra il chiudere o proseguire. I pescatori insieme hanno scelto la seconda”, sottolinea il presidente della Cooperativa la Pesca Romana Gennaro Del Prete. “Siamo soddisfatti e ringraziamo l’amministrazione comunale e l’Autorità portuale che hanno creduto in questo progetto – dicono Melchiorri e Del Prete – finalmente potremo realizzare un obiettivo tanto atteso che ci permetterà di commercializzare il pescato valorizzandolo in una struttura che sarà realizzata ex novo, consentendo una maggiore partecipazione di acquirenti con il sistema di vendita cassa; accorciando la filiera e garantendone la tracciabilità potremo al contempo seguire le indicazioni della direttiva europea”.