Un tema che sta toccando da vicino moltissimi italiani alle prese con prestiti e finanziamenti già in essere; l’emergenza totale del Coronavirus ha fatto emergere le questione riferita alla possibilità di sospendere le rate vista la crisi economica annessa.
La confusione regna sovrana anche da parte di chi governa con decreti che si susseguono spesso senza troppa chiarezza: il discorso è ampio e comprende diversi ambiti. Attualmente ancora non sono previste agevolazioni o possibilità di saltare le rate da parte di coloro che hanno un prestito o in credito al consumo in essere: l’unica agevolazione ad oggi presente è riferita al mutuo prima casa, che potrà subire una sospensione fino a 9 rate nel caso di lavoratore coinvolto, a causa del Coronavirus, in una riduzione di orario o in una perdita totale del lavoro.
Il discorso è differente per le medie e piccole imprese, per le quali è prevista la sospensione delle rate di finanziamento e aperture di credito. Ad essere esclusi da qualsiasi forma di agevolazione sono anche possessori di carte revolving e carte di credito. Almeno fino ad oggi, perché il Governo potrebbe studiare qualche meccanismo per coloro che hanno un prestito in atto.
Come potrebbe cambiare il mercato dei prestiti
Al di là della situazione attuale è estremamente interessante cercare di capire come potrebbe cambiare il mercato dei prestiti nel futuro prossimo, appena l’emergenza Coronavirus sarà alle spalle.
Si sta facendo strada l’idea, sulla proposta di Mario Draghi, di prestiti ad interesse zero da parte della BCE per evitare che il sistema economico globale vada a gambe all’aria. Consentire un accesso facilitato al credito per privati ed imprese potrebbe essere la ricetta giusta per rimettere in moto l’economia in tempi piuttosto rapidi.
Sarà importante quindi puntare su prodotti semplificati che vadano incontro alle esigenze del cliente, come nel caso di questi piccoli prestiti veloci che, lo ricordiamo, sono prestiti semplificati che possono essere concessi a tutti quei clienti che hanno bisogno di liquidità ma che, al contempo, non possano offrire all’istituto di credito elevate garanzie.
Quale che sia lo strumento da attuare è importante rimettere in moto da subito l’economia studiando misure adeguate e semplificative; e da questo punto di vista molti dipenderà proprio dal settore creditizio, dalla sua capacità di adeguarsi alla contingenza del momento e di essere il più possibile elastico.