Olio evo aromatizzato, il tocco in più in cucina

In cucina bisogna sperimentare per stupire e creare piatti gustosi e originali. Per raggiungere tale obiettivo non servono necessariamente ricette composte da mille ingredienti introvabili, ma più semplicemente aggiungere delle “componenti” segrete per dare quel tocco in più e rendere e le proprie creazioni culinarie uniche. Un esempio è l’olio extravergine aromatizzato, un condimento a base di olio e arricchito con altri ingredienti per rendere i cibi più saporiti ed esaltarne i sapori.

Gli oli aromatizzati possono essere impiegati per insaporire una moltitudine di piatti, dalla carne al pesce fino alle insalate, o molto più facilmente per accompagnare una fetta di pane bruscato. Un condimento che si presta alle più disparate preparazioni e che, una volta provato, diventerà l’alleato più federe dietro i fornelli.

Come si produce l’olio aromatizzato?

Il più famoso e conosciuto è forse l’olio al tartufo, ma in realtà esiste un’ampia varietà di olio extravergine aromatizzato per il quali vengono impiegate altrettante spezie e ingredienti, anche i più impensabili. Questi tipi di condimenti a base di olio extravergine possono infatti essere arricchiti da erbe, spezie e agrumi creando così combinazioni intense e saporite.

Per quanto riguarda la produzione dell’olio extravergine di oliva aromatizzato, bisogna partire dall’estrazione dell’olio attraverso la spremitura delle olive appena raccolte, preferibilmente senza l’uso di sostanze chimiche o trattamenti termici. Successivamente le olive vengono macinate, così da rompere la polpa e liberarne l’olio, per poi passare alla spremitura.

Il secondo step consiste nella preparazione degli aromi. Una volta pronti, questi vengono mescolati e lasciati macerare con l’olio così che possano rilasciare i loro aromi. Fatto questo passaggio, il composto dovrà essere lasciato a riposo per diverse ore o giorni, a seconda del tipo di aromatizzazione, affinché gli aromi possano diffondersi e conferire il loro sapore distintivo. Ad esempio, se fatto a caldo, portando l’olio con gli aromi ad una temperatura di circa 40°, una volta fatto raffreddare il composto si potrà immediatamente consumarlo. L’insaporita a freddo prevede tempi un po’ più lunghi poiché le spezie e gli aromi devono esser fatti macerare per almeno una o due settimane all’interno di un contenitore ben chiuso. Trascorso il tempo necessario, l’olio dovrà essere filtrato per rimuovere eventuali residui o impurità.

In commercio è possibile trovare qualsiasi tipo di olio aromatizzato, utile da tenere sempre a portata di mano anche per dei semplici cadeaux quando si ricevono degli inviti a cena.

Consigli di utilizzo

Un preparato che ha conquistato i maggiori chef stellati e che può essere utilizzato in tantissimi ed eclettici modi. Partendo dai piatti più semplici, l’olio aromatizzato è un ottimo condimento per insalate. Soprattutto per chi è a dieta, quest’olio potrà dare un sapore gradito a piatti semplici e basici. Per un tocco speciale, l’aroma dell’olio può essere scelto anche in base agli altri ingredienti contenuti nell’insalata così da creare accostamenti e abbinamenti stuzzicanti. Ottimo anche se spennellato su verdure grigliate, come melanzane, zucchine o peperoni, per aggiungere un tocco di sapore extra.

Un ‘altro segreto consiste nell’usare l’olio aromatizzato come base per marinare carni, come pollo, manzo, vitello o maiale, per alcune ore o tutta la notte per ottenere il massimo del sapore. Atre volte può essere aggiunto a salse al pomodoro, pesti o salse all’aglio per accentuarne il gusto. Infine, senza troppi sfarzi, l’olio aromatizzato può essere la base per deliziose bruschette da sgranocchiare durante gli aperitivi o per crostini da guarnizione per zuppe di legumi. Insomma, le idee non mancano così come gli usi possibili di questo gustoso e sfizioso condimento.