“Siamo stati costretti nostro malgrado a ritirare l’ordine del giorno contro la riforma del lavoro voluta dal governo Renzi, essendo il dispositivo superato dall’approvazione del Jobs Act in Parlamento” affermano i consiglieri comunali William De Vecchis e Mauro Gonnelli. Che continuano: “Ora dopo i decreti attuativi proporremo un nuovo ordine del giorno nel quale impegneremo il sindaco e tutta l’amministrazione comunale a sostenere l’iniziativa di legge popolare proposta dalle parti sociali. La legge di iniziativa popolare è un istituto legislativo relativo all’iniziativa legislativa, mediante il quale i cittadini possono presentare o al Parlamento o a un ente amministrativo locale (come la Regione), un progetto di legge, che sarà discusso e votato. Per attuarlo ed essere presentato debbono essere raccolte delle firme dai promotori. Non condividiamo le nuove regole inserite nel Jobs Act, non riteniamo il contratto a tutele crescenti la soluzione alla lotta alla precarizzazione o alla disoccupazione, e tanto meno riteniamo la mercificazione e monetizzazione del lavoro dignitosa per i lavoratori. Come territorio stiamo pagando gli effetti delle regole dettate dall’UE, vedi la direttiva Bolkestein che ha liberalizzato i settori della gestione aeroportuale e oggi i dipendenti della Ground Care sono le maggiori vittime, oppure il settore agro alimentare o quello ittico vessati da tasse e regolamenti capestro. Crediamo che gli enti locali debbano reagire alle imposizioni dei governi centrali e far sentire la propria voce”.