Polemiche sulla sicurezza dopo l’incidente che ha coinvolto sabato sera un Atr 72 della compagnia romena Carpatair che volava con i colori Alitalia, avendo appaltato alcuni collegamenti dalla compagnia italiana. La hostess e il passeggero feriti intanto restano in ospedale, altri 29 dei 46 passeggeri a bordo sono già ripartiti. Sospeso intanto il contratto di Alitalia con Carpatair: i collegamenti per Bologna e Pisa sono stati riattivati con aerei e piloti della compagnia italiana. Il vento, ma non solo, sarebbe la principale causa che ha portato l’Atr 72 Pisa-Roma al fuoripista. A stabilire le cause che hanno portato a un passo dalla tragedia il velivolo della romena Carpatair, saranno quattro inchieste: una interna, alla quale parteciperanno anche un investigatore francese ed uno romeno, una della procura di Civitavecchia, che molto probabilmente contesterà il reato di lesioni colpose, una dell’Enac e una dell’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo. Subito è stato ascoltato il comandante del volo AZ1670, insieme con alcuni passeggeri. Ieri, invece, la polizia scientifica è andata sul posto per effettuare i primi rilievi sul velivolo, spostato solo nel pomeriggio in una zona di sicurezza (nella foto/di Francesco Camillo). Gli esperti dovranno chiarire l’esatta dinamica dell’incidente e le fasi immediatamente precedenti. Di certo, al momento, c’è che sabato sera sulla pista numero 3 dell’aeroporto di Fiumicino c’era un vento forte, ma comunque “compatibile con l’atterraggio”, come afferma il direttore Enac dello scalo romano, Vitaliano Turrà. Per questo il solo vento non spiega il fuoripista. “Quando si verifica un incidente aereo – sottolinea il dirigente – non dipende mai da una sola causa ma da una catena di eventi”. E tra questi ci sarebbe anche la rottura del carrello. Sembra invece impeccabile il curriculum del comandante, un pilota “istruttore e controllore Atr”, con “oltre 15 mila ore di volo, e oltre novemila su Atr”, come spiega Alitalia. Le polemiche però non si smorzano. Il fuoripista di sabato sera sarebbe solo l’ultimo degli episodi che hanno come protagonista la Carpatair. Secondo la Uil Trasporti, infatti, la compagnia romena in passato sarebbe stata segnalata più volte per vari episodi di avarie. “Gli aerei di Carpatair, sottoposti a ispezioni senza preavviso, erano risultati efficienti”, ribatte l’Enac. A gettare benzina sul fuoco è anche la rimozione nottetempo del logo Alitalia dalla carlinga dell’Atr finito sull’erba. L’azienda si giustifica spiegando che aver cancellato i simboli dall’aereo “è una prassi che normalmente si usa quando succedono questi eventi”.
“Per un normale motivo di decoro aziendale è prassi cancellare la livrea, ed a maggior ragione in questo caso, per un aereo non di Alitalia”, sottolinea il direttore operativo, Giancarlo Schisano.