Non è possibile che ogni volta ci sia un’emergenza umanitaria legata al problema dell’immigrazione nel Lazio, Fiumicino sia la soluzione a tutto. Dopo il centro di via Bombonati e la tendopoli a due passi dall’aeroporto ora sempre dalla stampa apprendiamo che questo territorio viene tirato in ballo per risolvere il pasticcio di piazza Indipendenza a Roma. Qui non si tratta di essere indifferenti a un problema sociale enorme come quello dell’immigrazione. Quello che contestiamo sono le modalità. Il Governo Pd, la Regione Pd, la sindaca di Roma Virginia Raggi non possono pensare di risolvere i loro problemi scaricandoli sempre e solo su altri. Fiumicino in termini di accoglienza fa già tantissimo. Ma come facciamo a dire a un padre di famiglia del nostro territorio che ha perso il posto di lavoro e non sa come pagare il mutuo di casa che per lui non ci sono soldi e invece li troviamo per altre persone? Come facciamo a dire che lo Stato trova i fondi per realizzare centri immigrati ma non ne ha per le famiglie in difficoltà che si rivolgono ai servizi sociali del nostro Comune? Con questa politica dello scaricabarile c’è il rischio di creare una tensione sociale enorme. Di gettare benzina sul fuoco. Non è possibile che ci siano disperati di serie A e di serie B. La cosa che fa ancora più rabbia, almeno stando alle dichiarazioni ufficiali, è che tutto venga deciso senza coinvolgere la città e chi amministra questa città. Come opposizione diciamo no a quest’ennesima imposizione. Fiumicino merita rispetto.

Federica Poggio, consigliere comunale