Finalmente si sono riaperte oggi le porte del Museo delle Navi romane di Fiumicino.
Quella che nel 2002 doveva essere una “chiusura temporanea” per adeguamenti degli impianti, si è rivelata una delle più lunghe della storia dei beni archeologici nazionali. Per venti anni i cinque relitti di imbarcazioni di età romana, oltre alla serie di materiali relativi alle tecniche di costruzioni navali, le rotte, i porti, la vita di bordo e a tutta la rete commerciale di area mediterranea, sono rimasti lontani dagli occhi di cittadini e turisti.
Poi negli ultimi anni una serie di iniziative del Parco Archeologico di Ostia Antica ha contribuito al nuovo impegno del MiBACT che ha inserito il Museo nel programma dei “Grandi Progetti Strategici”, finanziandone i lavori di ristrutturazione e un nuovo allestimento. Oggi finalmente la riapertura ufficiale.

“La riapertura del Museo delle navi – dichiara il capogruppo della Lista Civica Zingaretti, Angelo Petrillo – è una bellissima notizia, per la cultura e per il turismo. Ottima anche la decisione, comunicata dal direttore del Parco Archeologico di Ostia antica, di tenerlo aperto dal martedì alla domenica, come anche di tenere aperti i Porti di Claudio e Traiano e la necropoli. In questo modo, moltissime persone potranno andare a visitarlo e assistere, tra l’altro, al restauro in corso di una delle navi presenti nel museo. Un flusso che sarà favorito anche dal TPL di Fiumicino che, con la linea 8, porterà direttamente dalla città al museo. La riapertura del Museo, l’annuncio della possibilità di far diventare Villa Guglielmi un museo dove ospitare altri ritrovamenti, la Liburna, le nostre aree archeologiche siano adesso la molla per realizzare un piano di marketing turistico per la città. Negli ultimi anni, il Comune ha fatto e sta facendo molto per la promozione turistica della città, grazie anche agli strettissimi rapporti di collaborazione con le altre istituzioni del territorio. Tutti questi sforzi vanno messi a sistema e va implementato un piano del turismo che sia in grado di creare occupazione, non solo in modo diretto tramite i posti di lavoro direttamente ricollegabili ai siti da visitare, ma anche e soprattutto in termini di indotto. Il turismo può diventare il motore trainante di questa città – conclude Petrillo – creare sviluppo e occupazione per le nostre ragazze e i nostri ragazzi, arricchendo, di fatto, tutta la città”.