“Noi siamo nati qui. Questo recita la targa posta all’ingresso della sede dell’Agro Isola Sacra. Quella che per molti è solo una semplice associazione locale, una delle tante, in realtà è molto di più, perché custodisce un importante pezzo di storia di questo territorio, racchiude storie, ricordi, aneddoti, esperienze e rughe sul volto che raccontano a volte più di mille parole. 

Forse non tutti sono al corrente, che in quella sede, nel corso degli anni, ogni socio fondatore dell’associazione, ha portato un pezzo sé, un pezzo di storia personale e familiare, diversa per luogo di provenienza e di origine rispetto a quella di altri, ma tutte legate da un comune denominatore, ovvero l’amore per la terra, grazie al quale i nostri nonni, un manipolo di infaticabili impavidi, che con il sudore della fronte e innumerevoli sacrifici, hanno reso questo “fazzoletto” di terra, un ambiente fertile e prospero, sul quale costruire una comunità.

Un gruppo di famiglie, che pian piano ha messo radici coltivando sì la terra, ma la cui importanza e imprescindibilità rispetto a questo angolo di territorio, sono andate crescendo, anche grazie all’impegno e al contributo che ciascuno ha saputo e potuto dare nella società civile che si andava delineando, come in quella religiosa, visto che queste stesse famiglie, hanno dato un contribuito fondamentale per la realizzazione della parrocchia nel cuore di Isola Sacra, di Santa Maria Madre della Divina Provvidenza, a cui vollero peraltro affidarle l’appellativo di “Protettrice del grano”, proprio a testimonianza di questo forte legame con la terra, fonte di vita e di benessere.

 Oggi noi, nipoti di questa fatica, abbiamo accettato una sfida importante, sicuramente più agevole e meno aspra da sostenere sul piano fisico, ma sicuramente più impegnativa da proteggere e preservare, in una società nella quale lo spazio per la storia e per le tradizioni, è sempre più minato.

Nonostante tutto, abbiamo accettato il testimone passatoci dai nostri padri, insieme ad un messaggio chiaro: “Siate memoria, sappiate raccontare e tramandare ai vostri figli la passione e la dedizione che abbiamo profuso per questo territorio, sappiate rendere vivo il ricordo di quello che abbiamo fatto, di quello che siamo stati, per cui voi ora siete e per cui loro domani saranno”. Essere memoria implica un grande lavoro e una grande responsabilità, ma la memoria la possiamo tenere viva solamente se tutta la città, rappresentata dalla parte civile, politica e cattolica, ha desiderio e volontà di tenere vivo l’interesse per la sua storia o parte di essa, dandole la giusta considerazione.

Gli eventi degli ultimi giorni purtroppo, – prosegue il Gruppo Giovani – oltre che a scuoterci dal punto di vista affettivo, ci deludono e ci arrecano un sentimento di amarezza, al pensiero che qualcuno abbia deciso di voler dare un altro volto ad un’area, assegnando ad essa altre priorità e scegliendo di chiudere la storia, la nostra Storia, in un libro da riporre su uno scaffale. Eppure l’area in questione, oltre ad essere innanzitutto simbolo di tutto quanto sopra espresso, è stata in questi anni anche teatro di numerose iniziative ad opera dell’Agro Isola Sacra, come la creazione della Casa Museo della civiltà contadina di Isola Sacra, il ricovero e la catalogazione degli strumenti utilizzati dai bonificatori per la bonifica e la successiva coltivazione del territorio, la manutenzione del verde e delle opere murarie dell’area grazie alla realizzazione di piccoli interventi, l’organizzazione della festa della Trebbiatura e il supporto logistico offerto per la festa del Santo patrono Ippolito e altro ancora.

Se è vero che come in tutte le società civili, libere e democratiche, quindi anche nel nostro Paese, la memoria storica costituisce un valore da preservare e tramandare, sarebbe un paradosso veder cancellata la nostra memoria storica locale, di cui l’Agro Isola Sacra è appunto custode, con un colpo di spugna da parte di chi evidentemente non vive direttamente il territorio e lo considera semplicemente un punto su una cartina, uno come tanti.

Come gruppo Agro Isola Sacra giovani auspichiamo pertanto, che tutta la nostra comunità voglia difendere le ragioni dell’Agro Isola Sacra, considerando che la storia di Isola Sacra, non costituisce un mero fatto privato e di pochi, ma è patrimonio comune, che possa e voglia inoltre difendere la memoria delle tante famiglie che essa rappresenta, possa e voglia difendere infine la memoria storica di Isola Sacra.

Gruppo Giovani dell’Agro Isola Sacra