Adesso è il momento di curare le ferite. Provare a guardare Fiumicino dagli occhi di chi questa tragedia l’ha vissuta sulla propria pelle. Poi, finita l’emergenza, sarà necessario con franchezza e assoluta serenità, senza difese di parte, trovare responsabilità strutturali e umane, i motivi che hanno portato a tutto questo. Ma al tempo stesso abbiamo l’obbligo morale di far emergere quelle eccellenze che in un momento di difficoltà hanno dato tutto se stesse, dimostrando attaccamento a questa città. Ancora una volta è emerso il senso identitario di una comunità che si fonda su valori profondi: il lavoro, la semplicità, l’altruismo, l’umanità. Qualcuno, dopo questa grande dimostrazione di amore e attaccamento alla propria terra d’origine, dovrà entrare nell’ottica di cambiare e rapportarsi in maniera totalmente diversa.

Mauro Gonnelli