I treni della tratta Roma-Fiumicino si sono dovuti fermare ieri 14 gennaio a causa del furto di 300 kg di cavi di rame in zona Magliana. “Ringrazio il Nucleo Radiomobile dell’Arma dei Carabinieri per l’arresto avvenuto oggi in via delle Idrovore della Magliana e, in prima battuta, non mi meraviglio affatto che ciò sia accaduto nel territorio del Municipio XV, dove da settimane denuncio incessantemente il proliferare di camper, furgoni, campi abusivi, lampante mercato del ferro e presenza di centri che quotidianamente acquistano rilevanti quantitativi di ferro e di rame, non sempre, come è oramai evidente, frutto esclusivo del rovistaggio dei cassonetti”, così dichiara in una nota Augusto Santori, consigliere del Municipio XV, commentando l’arresto avvenuto stanotte di due cittadini romeni. “Mi chiedo fino a quando i romani dovranno sopportare le assurdità di treni che si fermano e strade letteralmente al buio per via dei costanti e sempre più significativi furti di rame, l’esempio della Roma-Fiumicino è evidente. Un’arteria ad alta velocità, gestita da Anas, che fu già soggetta a questo genere di furti e danneggiamenti, oggi è completamente al buio, così come ci segnalano da tempo numerosi cittadini. Così, una lunga battaglia condotta con la Commissione Sicurezza di Roma Capitale per far tornare alla normalità, in termini di sicurezza stradale, decoro e legalità, la prima strada vista da numerosi turisti a Roma è stata anch’essa vanificata da questo fenomeno”, prosegue la nota di Santori. “Il controllo all’interno dei furgoni che popolano il nostro territorio e l’intera città – conclude Santori – le verifiche nei campi nomadi e, in ultima analisi, l’avvio di indagini su chi acquista ferro e rame sono delle indispensabili necessità per porre rimedio a un fenomeno assurdo. Roma e i romani non possono più subire questo genere di violenze”.