L’affidamento di un’area per la realizzazione di una chiesa ortodossa romena ha riacceso lo scontro tra la maggioranza di centrosinistra, che ritiene l’atto un gesto doveroso verso l’integrazione e la convivenza di comunità diverse, e l’opposizione di centrodestra, contraria l’assegnazione in quanto realizzata ai danni di associazioni locali rimaste invece escluse. Veniamo ai fatti. Sorgerà a Isola Sacra, in via Val Lagarina, il primo luogo di culto sul territorio dedicato alla Comunità Ortodossa Romena.  Sabato un’area di circa 2500 metri quadri in comodato d’uso è stata ufficialmente consegnata al Vescovo della Diocesi Ortodossa Romena d’Italia e a Padre Olteanu Alin Cristian, Parroco della Parrocchia Ortodossa Romena San Dionigi l’Umile di Fiumicino alla presenza, tra gli altri, del sindaco Esterino Montino, dell’assessore alle politiche del territorio Ezio Di Genesio Pagliuca, dell’assessore all’Ambiente Roberto Cini, del Consigliere Maurizio Ferreri.
“Quello di oggi è il primo importante passo per costruire un luogo inclusivo, aperto e attento alle esigenze di tanti nostri concittadini – ha dichiarato il Sindaco di Fiumicino, Esterino Montino nel corso della cerimonia –  Questo spazio diventerà un segno concreto di rispetto e apertura nei confronti della comunità romeno-ortodossa. In questo modo tanti fedeli avranno la possibilità di riunirsi senza essere più costretti a chiedere ospitalità per le loro funzioni ad altre comunità. Una scelta di rispetto nel segno del dialogo e dell’attenzione per le migliaia di romeni che sono residenti nel nostro Comune”.
“La comunità romena- afferma l’assessore Di Genesio Pagliuca – ha un numero altissimo di propri rappresentanti sul nostro territorio. Siamo felici, e riteniamo sia giusto, poterli aiutare ad avere un luogo di ritrovo dove poter praticare i propri riti e attività culturali che appartengono alla loro tradizione. Mi auguro davvero che in futuro diventi un modello di integrazione e convivenza aperto a tutti. Un luogo che diventi anche un antidoto ai pregiudizi e all’ignoranza”. “Il contratto di comodato stipulato – spiega il consigliere Emilio Patriarca – e l’assegnazione dell’area hanno seguito quanto dettato dall’art. 19 della Costituzione Italiana che assicura a tutti – cittadini e stranieri – il diritto di celebrare il culto. Gli Enti territoriali, tra l’altro, devono prevedere aree destinate alla costruzione di edifici di culto quali opere di urbanizzazione secondaria. Così abbiamo fatto nel rispetto di una comunità che chiedeva, a ragione, da lungo tempo un luogo di preghiera”.
Di opinione diametralmente opposta sono invece i consiglieri comunali Mauro Gonnelli e William De Vecchis. “Dopo due anni e mezzo il sindaco Montino ha mantenuto la prima promessa elettorale: ha ufficialmente ceduto in comodato d’uso gratuito la prima area comunale con tanto di fanfara e taglio del nastro. A chi? Alla comunità rumena naturalmente, per farne una chiesa. Nulla in contrario, se non fosse che quell’area di tremila metri quadrati in via Val Lagarina all’Isola Sacra era stata più volte richiesta dai residenti della zona per realizzare lì, a loro spese, un parco giochi.
La cosa grave è che continuano a esserci decine di associazioni e centinaia di giovani ai quali questa opportunità (l’assegnazione di un’area) non viene concessa. Per svolgere le loro attività sono costretti a pagare fior di soldi a privati o trasferirsi a Roma mentre aspettano con pazienza che il sindaco si accorga anche di loro. Dall’amministrazione esce sempre la stessa filastrocca: non ci sono aree e comunque bisognerebbe partecipare a una gara pubblica. Regola alla quale però non ha dovuto sottostare la comunità rumena che ha beneficiato di un’assegnazione diretta dell’area.
È desolante dirlo, ma in questi due anni le uniche preoccupazioni di questa maggioranza sono stati i progetti di integrazione per i profughi, la donazione di un’area di 3mila metri quadrati alla comunità rumena, l’aumento delle tasse e dei soldi stanziati per gli staff politici. Peccato abbiano dimenticato di prevedere l’aumento dei fondi per le persone con disabilità, per i giovani, per le associazioni e per gli anziani”.