“Abbiamo deciso che per bloccare il raddoppio dell’areoporto di Fiumicino – approvato con il decreto del governo Monti (DPCM 21 dicembre 2012) – è necessario muoversi concretamente anche sotto il profilo giuridico”. È quanto riporta una nota del Comitato FuoriPista. “Le norme italiane per fare ricorso al TAR nel caso di opere dichiarate di “pubblica utilità” prevedono purtroppo dei costi veramente proibitivi – si legge nella nota – abbiamo quindi deciso, di ricorrere come cittadini e cittadine direttamente presso la Commissione Ambiente della Comunità Europea segnalando le seguenti violazioni: violazione della direttiva concernente la valutazione degli effetti di determinati piani e programmi sull’ambiente, la valutazione di impatto ambientale (VIA), la conservazione degli habitat naturali e seminaturali, della flora e della fauna selvatica, la conservazione degli uccelli selvatici; violazione del regolamento recante norme comuni per la prestazione di servizi aerei nella Comunità Europea; violazione della decisione sugli orientamenti dell’Unione per lo sviluppo della rete transeuropea dei trasporti. Il Comitato FuoriPISTA è un comitato spontaneo e indipendente, formato da cittadini e cittadine, vi invitiamo per questo ad aderire alla presentazione di questo primo ricorso, il cui costo totale è di circa 2 mila euro. Chiediamo a tutti voi di dare la vostra adesione al ricorso, impegnandovi per un contributo di 50 euro (che potrebbe ridursi a seconda del numero di adesioni) mandando una mail a comitatofuoripista@gmail.com e specificando il vostro nome, cognome, luogo e data di nascita, in modo che l’avvocato possa predisporre le carte. Naturalmente è anche possibile, per chi lo desidera, contribuire economicamente senza per questo firmare l’esposto. Al più presto comunicheremo, a coloro che hanno aderito, il testo dell’esposto, l’importo esatto, le modalità di versamento della quota e di deposito della firma”.