A distanza di un mese dalle amministrative del 26-27 maggio elezioni conosciamo meglio i candidati sindaci delle liste elettorali.
Il Movimento Cinque Stelle ha da poco trovato il suo, è Fabiola Velli. L’abbiamo incontrata e ora abbiamo qualche elemento in più per presentarla. Ha 51 anni, un curriculum di tutto rispetto e una esperienza lavorativa da manager di alto profilo. Da bambina, al seguito della famiglia, è cresciuta nelle capitali di mezzo mondo, in India, Hong Kong e Sydney. A 12 anni è tornata in Italia vivendo tra Roma e Milano. Dopo il liceo si iscrive alla Facoltà di Scienze Politiche all’Università La Sapienza di Roma e si laurea in 4 anni nell’indirizzo politico internazionale. E’ così brava nelle lingue straniere che ben due docenti le chiedono di rimanere all’Università come assistente. 

Ma lei ha altri programmi e nel 1985 diventa addetto dell’Ufficio Stampa e Relazioni Pubbliche della allora Comunità Europea alla Direzione Generale di Bruxelles. Interviene il caso a farle deviare il percorso, a Parigi mentre si trova al salone internazionale della moda le propongono di entrare nel settore. Non ci pensa due volte, considerata la passione che fin da bambina la spinge verso il mondo dell’arte e della creatività. Inizia quasi per gioco nel 1987 e si ritrova in breve responsabile import della stivaleria Durango USA nel Tennessee per una società di Busto Arsizio. L’anno dopo diventa, per la stessa società, assistente dello sviluppo della collezione. Nel 1989 passa alla CMF TRADING di Gallarate che gestiva i marchi  del gruppo El Charro, Big- E, Schott. Nel 1994 è responsabile stile delle collezioni El Charro donna e El Charro Kid e subito dopo diventa assistente della collezione Versace Sport. Nel 1997 è responsabile stile della collezione Ivy Oxford Woman, l’anno dopo altro salto con il passaggio al Gruppo Tessile Miroglio Spa,un gigante con marchi del livello di Caractère, Motivi, Elena Miro’.

Non si ferma più e nel 2000 diventa responsabile stile della collezione Dream, per passare subito dopo al gruppo Prada Industrial spa a Milano. Altra svolta nel 2003 quando diventa responsabile del coordinamento delle collezioni MIU MIU uomo e donna e quindi responsabile sviluppo collezioni e ricerca tessuti Agnona donna spa del gruppo Ermenegildo Zegna ad Oleggio in provincia di Novara, di cui diventa nel 2007 “Fashion Coordinator”.

Nel 2007 passa al Gruppo Missoni e diventa responsabile dello sviluppo collezioni e coordinamento, in pratica il braccio destro di Angela Missoni che proprio da quell’anno inizia a disegnare sia la collezione donna che uomo. Ma i ritmi di lavoro diventano sempre più estenuanti, fino a 20 ore al giorno, e Fabiola a 49 anni getta la spugna. “Angela mi ha tolto il saluto ma io ho deciso di smettere con quel lavoro – commenta Fabiola – alla soglia dei 50 anni ho sentito di avere bisogno di fermarmi, di fare altro, di cominciare ad avere una vita privata”.

Così nel 2009 molla tutto e si trasferisce a Fiumicino seguendo il futuro marito. Non ha certo problemi con quel curriculum a trovarsi un lavoro, ma con un contratto che la impegna al massimo 30 ore settimanali come “addetta alle vendite e al merchandising” presso una boutique di lusso all’aeroporto Leonardo Da Vinci.

In questa seconda vita, pur non avendo mai avuto alcuna esperienza politica né essersi mai iscritta ad un partito, rimane affascinata dalle idee del Movimento Cinque Stelle e decide di impegnarsi direttamente: “la molla è stata il desiderio di provare a  fare qualcosa per il mio Paese – spiega – in particolare a Fiumicino, un territorio meraviglioso con grandi potenzialità”.

Il programma generale verrà presentato nei prossimi giorni e per farlo il gruppo ha voluto incontrare decine di associazioni con cui c’è stato un proficuo confronto di idee e suggerimenti.

“Uno dei primi obiettivi che vorremmo realizzare è la formazione di un nuovo assessorato allo sviluppo del turismo e delle attività produttive che sia in grado di promuovere le eccellenze e le aziende locali per un rilancio reale della economia del territorio”, anticipa con decisione.

E a chi le obietta che come amministratore pubblico potrebbe pagare lo scotto di essere alla prima esperienza, c’è pronta la risposta: “come manager ho imparato a gestire nel migliore dei modi, in un settore molto competitivo, il lavoro di tante persone. Non è proprio quello che dovrebbe saper fare un buon sindaco?”.