Spendere oltre 300mila euro per qualche evento, senza neppure una direzione artistica che garantisca coerenza e visione, è un’opera magistrale di spreco firmata da questa amministrazione. L’avevamo detto: il Comune ha detto il falso, smentendo quello che poi si è rivelato al 90% vero. Dopo le indagini della Procura di Civitavecchia, in Comune la trasparenza sarebbe stata d’obbligo. E invece si continua sulla strada che segnaliamo da tempo.
Una cifra fuori da ogni logica, gestita senza un criterio chiaro, senza un percorso condiviso e, soprattutto, senza un’idea di fondo su cosa proporre alla città. Con 350mila euro si sarebbe potuta costruire una programmazione capace di valorizzare le eccellenze locali, dare spazio ai talenti del territorio, distribuire le iniziative nei quartieri e coinvolgere davvero la comunità. Invece si è preferito andare avanti “alla cieca”: nomi e spettacoli scelti senza spiegare chi abbia deciso, con quali criteri e sulla base di quale progetto culturale. Ammesso, naturalmente, che ce ne sia uno.
A nulla vale l’unica nota di qualità che, guarda caso, riguarda due realtà locali come lo spettacolo teatrale e i concerti del Museo del Saxofono. La toppa è peggio del buco perché evidenzia ancora di più le tante potenzialità che il nostro territorio ha e i tanti sprechi che la nostra amministrazione decide di fare. Il risultato è la solita formula: eventi calati dall’alto, organizzati senza ascolto né confronto, che una volta spenti i riflettori non lasciano nulla alla città se non il conto da pagare.
Il tutto alla fine dell’estate, dopo che peraltro è stata disattesa in maniera palese l’indicazione del Consiglio comunale di coinvolgere il terzo settore locale. Cosa c’è dietro? Speriamo che almeno gli eventi teatrali e i concerti del Museo del Saxofono salvino la stagione.
Per quanto ci riguarda, continueremo a chiedere trasparenza nelle scelte e una gestione oculata delle risorse pubbliche: Fiumicino merita una programmazione culturale con una vera direzione artistica. Dopo le ultime vicende ci saremmo aspettati un cambio di passo. E invece arrivano solo spese a pioggia, senza alcun ritorno.
I Consiglieri comunali di opposizione