Non è bastato l’ “aiuto” dello stregone, al quale si affidavano per essere certi del buon esito dei loro traffici, all’organizzazione composta da cittadini della Tanziana scoperta dagli uomini delle Fiamme Gialle di Fiumicino. In totale sono 15 i provvedimenti di custodia cautelare e ammonta ad oltre 50 kg la droga sequestrata che, una volta immessa sul mercato, avrebbe potuto fruttare circa 20 milioni di euro. Il gruppo operava principalmente nelle piazze di spaccio di Roma e Napoli. L’ordinanza di custodia cautelare è stata firmata dal Gip Simonetta D’Alessandro. Gli accertamenti sono stati coordinati dal procuratore aggiunto Leonardo Frisani. Nella capitale l’organizzazione era guidata da una donna, Kirro Zura, mentre per l’area napoletana la rete di vendita era gestita da Hassan Kaburuma. L’organizzazione – secondo quanto sottolineato a piazzale Clodio – si riforniva di eroina e cocaina, proveniente dall’Afghanistan (via Turchia e Grecia) e dal Sud America. Le indagini sono partite dall’arresto di uno dei corrieri all’aeroporto di Fiumicino che aveva in pancia degli ovuli. Attraverso la ricostruzione dei contatti telefonici è stato possibile individuare gli altri componenti della banda. Il colonnello Francesco Frattini della Gdf ha spiegato: “Tutti gli indagati comunicavano tra loro con l’idioma swahili e utilizzavano schede telefoniche intestate a nomi di fantasia ed i canali del money transfer, per regolare finanziariamente le compravendite della droga”. Inoltre “uno sciamano li spronava a proseguire nei loro traffici garantendo il sacrificio di alcune pecore: tutto ciò non è servito al gruppo ad evitare il carcere”.