Dalla capitale sono sempre più numerose le persone che arrivano ai tavolini anche pedalando. Spaghetti alle vongole e fritto di calamari raggiunto in bici. È la nuova frontiera della gita fuoriporta, il cicloturismo unito alla passione per l’enogastronomia, come dire mobilità sostenibile e insieme cura della forma fisica, guadagnandosi il ristoro finale, almeno in termini di carboidrati.

Se durante la settimana la fila dei ciclisti sulla via Portuense è costante, nel fine settimana il plotone si ingrossa, come dimostra il numero delle mountain bike lasciate fuori dai locali nel centro storico del Valadier. Dove i ristoratori hanno fiutato il business e iniziato a migliorare l’accoglienza allestendo rastrelliere per le bici.

<<Sono modelli spesso molto costosi e i ciclisti ci chiedono spazi  dedicati per lasciarle in custodia – spiega Ciro Bello, titolare di MecFish – così ho deciso di acquistare diverse rastrelliere per biciclette da mettere sul marciapiede davanti al ristorante. Ora istalleremo anche delle telecamere in modo che i clienti le possano controllare direttamente dall’interno del locale. Questo tipo di turismo a Fiumicino è già una realtà con un grande potenziale>>.

Da Roma a Fiumicino il percorso è lungo quasi 60 chilometri, tra i ciclisti più che una ciclabile è una leggenda: la <<Regina Ciclarum>>. Si parte da ponte Marconi, lato Magliana, passando sotto l’autostrada Roma-Fiumicino, poi si arriva in corrispondenza del Grande Raccordo anulare al ponte di Mezzocammino, da dove inizia una sorta di percorso-avventura con Ponte Galeria come prima tappa. Finita la pista bisogna prendere dei sentieri, a volte bici alla mano, e raggiungere l’argine del Tevere seguendo la strada sterrata, uno scenario suggestivo che conduce fino al mare. Al ritorno ci si può fermare alla stazione ferroviaria di Parco Leonardo e tornare a Roma con il treno.

In attesa della Ciclovia Tirrenica che in questi ultimi giorni ha avuto una forte accelerazione e prevede il collegamento Roma Fiumicino, al momento il percorso della <<Regina Ciclarum>> è possibile grazie a un gruppo di volontari impegnato a sfalciare, pulire e segnalare la prosecuzione della dorsale Tevere sud.

<<Ormai – dice Angelo Petrillo, consigliere comunale – ogni fine settimana se il tempo è bello si vedono in centro a Fiumicino tanti ciclisti che vengono da Roma e si fermano a mangiare nei locali all’aperto, per poi ripartire sulle nostre ciclabili. Una forma di turismo sostenibile e spontanea che potremmo sviluppare e sostenere con la creazione di appuntamenti e percorsi dedicati. Ogni bicicletta in più è un’auto in strada in meno>>. E gli spaghetti consumati restano gli stessi.