“Ieri, nella sede della Regione Lazio, abbiamo firmato il Contratto del fiume Tevere: un atto d’impegno importantissimo che mette insieme 86 realtà dell’associazionismo, enti pubblici, enti di ricerca e universitari, aziende private, tutte impegnate nella tutela e nella valorizzazione del nostro fiume”. È quanto dice il sindaco Esterino Montino.

“È il frutto – prosegue il sindaco – del lavoro caparbio e tenace di un gruppo di persone che è impegnata da anni su questo e che ha superato grandi ostacoli per portarci tutti alla firma dell’accordo. Voglio ringraziare in particolare il mio delegato David Di Bianco che ha seguito questo percorso straordinario per conto del nostro Comune. A tutte e tutti loro va il mio plauso e quello della mia città.

Questo accordo è una grande opportunità e riguarda due grandi questioni . La prima è culturale: l’obiettivo è di aumentare e diffondere la consapevolezza che il fiume è vita, un ecosistema straordinario che attraversa i territori e le nostre città. E anche se ci occupiamo soprattutto del tratto più urbanizzato, da Castel Giubileo alla foce, dobbiamo avere presente che risentiamo anche di quello che succede a monte, compresa la confluenza dell’Aniene. Lo sforzo maggiore, dunque, sarà quello di coinvolgere le scuole e il mondo della cultura che crede in questa grande ricchezza che abbiamo.

Poi bisogna accompagnare il progetto culturale con azioni specifiche che affrontino aspetti a volte drammatici, come il tema dei circa 20 relitti affondati. Per quanto riguarda la nostra città, la vicenda più preoccupante riguarda il barcone ormeggiato a pochi metri dal Ponte 2 Giugno che rappresenta un enorme pericolo. Abbiamo già rischiato grosso quando, lo scorso anno, si è staccato dalla banchina finendo addosso al ponte. Ora è inclinato su un fianco ed è ancora più urgente intervenire prima possibile.

Qui c’è un’emergenza straordinaria che va presa di petto e risolta una volta per tutte. Ma ci sono altri casi, ad esempio a Fiumara, sebbene non così gravi, che devono essere risolti.

L’altro aspetto è quello dei rifiuti che galleggiando viaggiano lungo il Tevere e arrivano sulle nostre scogliere . C’è stato un importantissimo intervento della Regione che ci ha messo a disposizione i fondi con i quali abbiamo tolto circa 30 tonnellate di rifiuti accumulati sugli scogli.

Ma il problema non è certo risolto: i rifiuti continuano ad arrivare in quantità enormi, giorno dopo giorno, piena dopo piena.

Questo accordo che abbiamo siglato deve, ora, servire ad affrontare questi temi in modo coordinato e strutturale: serve una struttura adeguata per bloccare i rifiuti prima che percorrano tutto il fiume, servono interventi rapidi sui relitti, sugli argini.

Noi, dal canto nostro, facciamo quello che possiamo per valorizzare il Tevere. Ne è un esempio la pista ciclabile che, lungo il fiume, arriva a Parco Leonardo. Con i fondi della città metropolitana, arriveremo fino alla fiera di Roma. Poi, però, poi tocca alla Capitale completare il tratto che permetterà a chi parte da Roma di arrivare a Fiumicino, e viceversa, costeggiando il fiume e godendosi il suo magnifico ecosistema.

Il Tevere, insomma, va messo all’ordine del giorno dell’agenda degli interventi. E il contratto firmato ieri ha esattamente questo scopo”.

Fonte: Ufficio stampa Comune di Fiumicino