“Dietro alle lungaggini amministrative si celano i misteri di un paese e questo lo sappiamo tutti, ma quando vivi in prima persona quello che dal di fuori sembra incredibile, la questione sfiora il grottesco. Il riferimento è alla vicenda dell’inversione di un senso di marcia a Focene su cui voglio fare chiarezza estrema, in modo che i cittadini possano usare un metro di valutazione. Nel mese di maggio a seguito di un incontro avvenuto in Comune tra amministrazione e due comitati di cittadini di Focene, per la richiesta esplicita di uno dei due comitati si era convenuto nella variazione di un senso di marcia nella parte finale di Viale di Focene, con il nobile intento di valorizzare un tratto commerciale che negli ultimi anni  aveva avuto una grossa inflessione. Subito pronta la risposta dell’amministrazione che provvedeva alla variazione richiesta. Ora ben sapendo che tutte le ciambelle non vengono col buco, vecchio proverbio, la variazione non ha dato l’effetto voluto e dopo una seconda consultazione proprio con i richiedenti, si è deciso il ripristino della condizione iniziale. Da qui l’odissea, l’assessore Caroccia dapprima mi rassicurava sull’ immediata soluzione, poi mi diceva che aveva difficoltà per la stesura dell’ ordinanza, poi che mancava un funzionario, ancora poi che il funzionario era rientrato ma emergeva  che un altro dipendente incaricato non ne aveva curato la stesura…….Insomma uno scaricabarile indecente, come lo sono le scuse accampate per i ritardi nella conclusione dei lavori su Via dei Nautili, per lo stop all’ illuminazione delle traverse a mare o per  le asfaltature delle stesse, dopo averne però definite con priorità e cura alcune. Ho sempre pensato che chi fa politica deve pensare al bene comune come missione principe della propria azione e certo mi trovo veramente in difficoltà con i cittadini che maliziosamente sussurrano, e non troppo velatamente, che il tutto troverebbe giustificazione in uno spiacevole particolarismo. Spero che le voci di popolo siano presto smentite con i fatti. A questo punto ho chiesto l’ intervento diretto del Sindaco. Avendo chiuso i lavori dell’ aula non ho la possibilità di chiedere all’ Assessore queste cose e tante altre che si stanno verificando ma sarà  mia premura farlo pubblicamente alla prima convocazione utile. Io rappresento i cittadini e ho  intenzione di onorare il mandato che mi hanno conferito”.

 

Massimiliano Chiodi, consigliere comunale di maggioranza