“Il Giudice di Pace è necessario per il territorio di Fiumicino”, è quanto fa notare il consigliere comunale del Partito Democratico Paolo Calicchio. “Il decreto legislativo n. 156 del 2012 prevede che entro il 29 aprile gli enti locali interessati possano richiedere al Ministero della Giustizia il mantenimento degli uffici del Giudice di Pace in via di soppressione, facendosi integralmente carico delle spese di funzionamento e di erogazione del servizio nelle relative sedi, nonché del fabbisogno del personale amministrativo – fa notare Calicchio – In sostanza, restano a carico del Ministero unicamente i compensi del personale della magistratura onoraria e le spese relative alla formazione iniziale del personale amministrativo. Presenterò un emendamento al bilancio di previsione – sempre che la maggioranza sia in grado di formularlo e portarlo in discussione – e chiederò al sindaco Canapini di porre in essere tutti gli strumenti necessari per il mantenimento della struttura, magari individuando locali alternativi e meno onerosi di quelli di via del Faro. Il Giudice di Pace rappresenta un presidio giudiziario fondamentale per il territorio ed è paradossale che per una semplice multa o un qualsiasi atto amministrativo un cittadino di Fiumicino debba percorrere chilometri per ricorrere ad altri uffici giudiziari. Se il comune non fosse in grado di sostenere gli oneri relativi al mantenimento, allora faccia istanza di accorpamento con il Giudice di Pace di Ostia. Già nel luglio dello scorso anno aderii alla proposta di realizzare il “Tribunale unico del Litorale”, una vera e propria “cittadella della giustizia” nella futura centralità della Madonnetta, ad Acilia. Presentai una mozione con la quale si impegnava il sindaco Canapini a farsi carico della proposta ma, anche in quel caso, le richieste mie e dei cittadini di Fiumicino rimasero inascoltate”.