Cambiano gli equilibri tra i balneari del litorale. Con un colpo a sorpresa lo Slait, l’associazione che rappresenta i 18 chioschi comunali, è entrata in Assobalneari Fiumicino, l’ultima creatura dell’ingegner Renato Papagni. Portando nella sua scia tutta una serie di gestori di stabilimenti, prima iscritti ad altri sindacati. Una “super associazione con più di 40 concessionari aggregati” e che all’unanimità ha eletto al suo vertice  Marco Falsarella, il deus ex machina del “miracle beach” di Fregene, quel Singita la cui fama ha superato i confini regionali e non solo tra i giovani. C’erano molti dei principali imprenditori balneari ieri alla presentazione che si è svolta sulla splendida terrazza dell’Albos club di Fregene. In pochi si sono persi quel piccolo “maremoto”, perché eleggere alla presidenza di Assobalneari il simbolo stesso dei chioschi, i “nemici” avversati da molti gestori negli anni passati, rappresenta una rivoluzione. Benedetta dallo stesso sindaco Mario Canapini che, seduto tra Falsarella e Papagni, ha commentato: “era ora che finisse questa disputa tra stabilimenti e chioschi, specie in un momento così difficile per la categoria”.

Gongolava l’ingegner Papagni per la sua ennesima magia: “giornata splendida, tanti anni di lavoro ricompensati. Serviva la crisi per accelerare il cambiamento, ma alla fine ci siamo arrivati”. Sulla stessa linea Marco Falsarella: “Il vicino di casa non deve più essere visto come un competitor ma come un opportunità per diversificare l’offerta del territorio”.

Chiari gli obiettivi evidenziati dal neo presidente che ha premesso come il suo non sarà l’ennesimo sindacato di categoria ma una associazione di imprenditori balneari che vogliono rilanciare il turismo. “Gli obiettivi sono chiari – ha detto Falsarella – elaborare un modello di sviluppo turistico in sintonia con i tempi e un piano di comunicazione per intercettare flussi diversi dal mordi e fuggi. Ma soprattutto impegnarsi contro l’erosione della costa di Fregene sud e contro l’inquinamento marino, perché l’obiettivo bandiera blu non resti solo un sogno”. In prima fila annuiva anche il comandante della Capitaneria di Porto di Roma, Lorenzo Savarese, che sul tema della tutela delle acque marine è pronto a collaborare con i balneari.