È stato approvato in Consiglio comunale il Regolamento per la gestione del servizio di assistenza domiciliare indiretta e per l’erogazione del contributo di sollievo. “Con grandissima soddisfazione siamo riusciti a portare in aula un regolamento che in tanti attendevano da molto tempo e che va a sanare una situazione critica che si era venuta a determinare già dall’approvazione della vecchia delibera del 2013 – ha dichiarato l’assessore ai Servizi sociali del Comune di Fiumicino Paolo Calicchio – È stato un lavoro lunghissimo, fatto dai miei uffici e dai consiglieri all’interno della Commissione, insieme alla Asl e alle associazioni del territorio. Non è stato semplice mettere insieme tutti i tasselli di un mosaico che rischiava di sfaldarsi, difficile da comporre soprattutto per le implicazioni sociali. Il Regolamento contiene elementi di novità molto importanti: sia dal punto di vista dell’accesso che della presentazione della domanda, per la multi-condizionalità della Commissione che andrà a fare la graduatoria, che sarà aggiornata ogni due anni. Per la prima volta si tratta di un regolamento sperimentale, che sarà modificato e ritoccato una volta applicato, qualora si presentassero difficoltà di vario genere”. “È stato un lungo cammino condiviso con tutti – ha aggiunto il Presidente della Commissione Servizi sociali Angelo Petrillo – Ogni contributo che riguarda l’area sociale vive di due necessità: quella di estendere un servizio agli utenti che ne necessitano e quella di scontrarsi con il budget economico, che purtroppo non è infinito. Posti questi due elementi, bisogna fare le valutazioni e decidere le priorità per la distribuzione del servizio, chi può accedere  e chi no, chi di più e chi di meno, soddisfacendo l’oggettività e la scientificità del servizio da un lato e dall’altro logiche di giustizia ed eguaglianza sociale. Di certo è un regolamento migliorabile, ma saranno gli utenti che ne usufruiranno a dircelo. Delle novità importanti ci sono: l’unità valutativa non è più composta solo da assistente sociale e dirigente, ma anche da un medico che potrà valutare da un punto di vista sanitario la condizione delle persone. È stata inaugurata una scheda di valutazione che tiene in considerazione l’intero ambiente sociale in cui si muove l’utente: la condizione abitativa, la situazione familiare. Per quanto riguarda l’Isee, la soglia massima per l’esclusione dal servizio è stata voluta più alta di quasi 12 mila euro rispetto alla media nazionale. Non potrà accedere al servizio chi ha un Isee di 37 mila euro. Abbiamo aumentato le ore settimanali, che da 25 salgono a 40. Si è poi diviso tra il S.A.D.I., il Servizio di assistenza domiciliare indiretta, che è un contributo diretto all’utente, e il Contributo di sollievo, per tutti gli utenti che non si possono autodeterminare”.