Dopo un 2023 da record, gli alberghi di Fiumicino registrano un calo inaspettato di  presenze

di Massimo Coriddi, Capo Delegazione Federalberghi Fiumicino

“Dopo la chiusura eccezionale dell’anno 2023 possiamo dire che, numeri alla mano, è stato il miglior anno per gli albergatori del territorio di Fiumicino e di Roma, con l’occupazione salita a due cifre e il fatturato che ci ha fatto quasi risanare le perdite avute nei due anni precedenti 2020 – 2021 periodo Covid.

Il 2024 secondo le previsioni doveva migliorare il 2023, sembrava tutto già definito, le compagnie aere statunitensi (nostro primo popolo di riferimento) hanno aumentato il numero di voli su Fiumicino, riapertura dei mercati ancora chiusi come Sud America e Asia, preparativi e entusiasmo per il giubileo 2025, cantierizzazione dei due porti quello commerciale e quello di navi da crociera della Royal Caribbean…  Tutto faceva pensare a un anno ottimo. Invece tutto il contrario, almeno fino a adesso, l’inizio anno e partito in maniera tiepida se non fredda, i primi tre mesi, peggiori dell’anno precedente sia in termini di occupazione che di fatturato, aspettavamo Pasqua “da sempre l’inizio dell’alta stagione che quest’anno è arrivata anche bassa”, quindi dovevano iniziare prima il flussi turistici, anche l’inizio del semestre di alta stagione non sta confermando i dati del 2023 calo di presenze e di conseguenza del fatturato.

Tutto questo ci fa un po’ preoccupare, avevamo riposto nell’anno 2024 aspettative e investimenti già iniziati sull’onda dell’anno precedente, a tutto oggi non vediamo una programmazione che ci fa tirare un sospiro di sollievo e ci rende tranquilli che quanto messo in campo avrà un ritorno, ma come sempre siamo “Albergatori” e quindi ottimisti, abbiamo passato e resistito a anni peggiori, quindi siamo fiduciosi che tutto partirà secondo le previsioni che ci eravamo fatti”.