“Non è che lo sviluppo aeroportuale nasca dal nulla o per un vezzo di AdR. Si tratta di un atto del Governo appoggiato anche dal Partito democratico. Questo solo per dovere di cronaca”. È quanto dichiara il leader dell’opposizione Mauro Gonnelli. “Oggi noi andiamo a dire no ai low cost senza che nessuno si sia preso la briga di incontrare le associazioni di categoria e chiedere cosa ne pensino e quali sarebbero gli impatti sull’economia – sottolinea Gonnelli – Parlare con qualche compagnia, con le associazioni di categoria, con i dipendenti stessi e domandare loro cosa ne pensino. Diciamo no senza avere un paracadute e un progetto alternativo per ricollocare i possibili licenziamenti. Senza aver affrontato in modo analitico i risvolti futuri. Come faccio a dire no ai low cost senza poter garantire a un mio concittadino un posto di lavoro alternativo? Qualcuno dimentica che mentre Parigi o Londra hanno tre o quattro aeroporti Roma ne ha uno e mezzo. E dove li mandiamo questi voli a Ciampino che non ce la fa a ospitarli? Abbiamo chiesto di rinviare questa delibera per confrontarci con la città, così come il sindaco Montino aveva promesso in campagna elettorale. Coinvolgere i nostri cittadini su decisioni che avranno un grosso impatto sull’economia comunale, senza la presunzione e l’arroganza di sentirsi economisti e ingegneri aerospaziali. Avete scelto di decidere da soli costringendoci a votare contro. Questa delibera sembra più una guazza per quietare i mal di pancia di qualche sostenitore per poi permettere al Governo di andare avanti sul raddoppio dell’aeroporto salvando la faccia. Questo consiglio non ha avuto l’umiltà di capire che sarebbe stato importante sedersi dietro un tavolo con Adr, i sindacati, le associazioni di categoria e cittadine, per capire quale fosse la scelta migliore per Fiumicino e studiare delle alternative concrete. Gli spot elettorali rischiano di essere pericolosi e trasformarsi in un boomerang”. “Si continua a parlare di aeroporto senza però andare dritti al nocciolo del problema – aggiunge il capogruppo di Destinazione Futuro, Raffaello Biselli – Cosa si intende fare per tamponare l’emorragia occupazionale che si ripercuote in maniera pesantissima sul nostro comune e sulla nostra economia? Ricordo che oltre il 60 per cento della nostra comunità ‘campa’ grazie al sistema aeroportuale. Qui si continua ad andare avanti a colpi di titoli sui giornale senza però che ci sia una vera idea della città. Così si rischia l’esatto contrario”. “Dire no al trasferimento dei voli low cost, quando questi operano già da tempo all’aeroporto di Fiumicino, sembra l’ennesimo spot elettorale di una delibera farsesca – dice il capogruppo consiliare Pdl William De Vecchis – Mettersi di traverso ai low cost significa dare il colpo di grazia a un trasporto aeroportuale che oggi si regge in gran parte su questi voli a basso prezzo. E all’occupazione: ogni volo coinvolge più di mille persone tra diretto e indotto. Indotto che coinvolge, lo ricordo, anche i nostri alberghi che lavorano in gran parte grazie alle formule anti crisi garantite da questi voli. Se poi vogliamo parlare di contratto unico del trasporto aereo, allora quello è un altro paio di maniche, e qui sarà necessario organizzare un tavolo con sindacati. Sul raddoppio dell’aeroporto il centrodestra aveva dato vita a una commissione speciale per discutere con AdR, le associazioni cittadine e gli stessi cittadini sul raddoppio dell’aeroporto, sullo sviluppo infrastrutturale del Leonardo Da Vinci e su come tamponare l’emergenza occupazionale di questo territorio. Con questa delibera si vincola una zona della Riserva vicina al sedime aeroportuale ma se ne svincola un’altra. Questo senza che ci sia stata alcuna discussione, alcuna spiegazione e alcun coinvolgimento della città. Nelle scelte strategiche la città deve essere protagonista e non bypassata. Chiedo di ritirare questa delibera. La conferenza dei servizi per il raddoppio c’è tra 40 giorni. Utilizziamoli per concertare questa scelta con i nostri cittadini”.