Quattro operai dell’aeroporto di Fiumicino impugnando le seghe elettriche hanno iniziato a tagliare un filare intero di tamerici. È successo ieri mattina alle 8.00 a Maccarese, tra Santa Ninfa e il confine con l’aeroporto di Fiumicino. Le piante, un frangivento lungo un centinaio di metri posto al confine della proprietà dell’azienda agricola Salvalaio, sono lì da tanti anni per ridurre l’impatto del vento sulla coltivazione delle carote. I quattro, accompagnati da un capo della sicurezza aeroportuale, non volevano sentire ragioni, quel taglio “si doveva fare”. La famiglia degli agricoltori si è opposta, “nessuno ci ha avvertito, hanno cominciato a tagliare il filare che sta qui da oltre 50 anni, ma con quali autorizzazioni?”. Sul posto sono giunte anche due pattuglie della polizia dell’aeroporto e i responsabili delle Oasi WWF del Litorale chiamati dagli agricoltori. La discussione è continuata per un po’, poi gli operai hanno desistito tornando dentro l’aeroporto ma avvisando che torneranno.
Un episodio simile, con il taglio quella volta di centinaia di piante, si era verificato nella stessa zona nell’aprile del 2011.
“È agghiacciante vedere con quale superficialità, improbabili spiegazioni e nessuna autorizzazione, all’interno della Riserva Statale Litorale Romano questi signori arrivino all’improvviso pronti a tagliare alberi ad alto fusto – commenta Riccardo Di Giuseppe, naturalista e responsabile dell’Oasi del WWF – questa volta é andata bene, ma sicuramente torneranno”.

Sull’episodio c’è stato anche il commento del Comitato FuoriPista:
“Come nel maggio 2011, Aeroporti di Roma ha nuovamente tentato di tagliare, fuori dal sedime aeroportuale (cioè su proprietà privata), alberature aventi la funzione di frangivento. Ora, come allora, ci domandiamo come sia possibile che AdR intervenga in un’area vincolata a Riserva Naturale Statale del Litorale Romano senza rispettare le norme di salvaguardia e i divieti previsti dall’art. 7 del Decreto del 29 marzo 1996, che istituiva della Riserva.
Riteniamo che la legge valga per tutti e deve essere rispettata anche da chi è concessionario per la gestione di un bene pubblico qual è l’aeroporto. Come Comitato chiediamo all’Amministrazione Comunale di Fiumicino e alla Commissione di Riserva di agire tempestivamente, a meno che l’autorizzazione non fosse stata concessa, cosa di cui dubitiamo vista la rapidità con cui è stato sospeso il taglio degli alberi dopo le proteste di alcuni cittadini.
Dobbiamo rilevare che recentemente il Ministero dell’Ambiente – di concerto con il Ministero dei Beni e delle Attività culturali – ha approvato il Decreto del Progetto “Fiumicino Sud”, imponendo numerosissime prescrizioni tra cui la seguente: “il piano di piantumazione delle specie arboree dovrà prevedere la piantumazione di almeno 10 nuovi alberi per ogni esemplare abbattuto…”. Dal che è chiara l’intenzione del Ministero di proteggere l’ambiente e il paesaggio.
Riteniamo che sulle Prescrizioni al Progetto Fiumicino Sud sia urgente un incontro con le autorità comunali per studiare le modalità di partecipazione da parte anche delle associazioni locali e dei cittadini al fine di vigilare sul rispetto dei tempi e dei modi dell’attuazione delle Prescrizioni stesse.
Inoltre, auspichiamo che, come è avvenuto nel maggio 2011, siano presentate interrogazioni parlamentari ai Ministeri competenti allo scopo di richiamare tutti al rispetto della salvaguardia della Riserva.