“Mentre l’aeroporto di Fiumicino aumenta il numero dei suoi passeggeri, così come ci sottolinea l’ultima indagine a cura del Censis, e cresce il numero dei turisti che lo frequentano, centinaia e centinaia di persone che lavorano nel nostro hub continuano a perdere il posto di lavoro”. Lo dichiara la Presidente del Consiglio Comunale, Michela Califano. “Evidentemente qualcosa non torna –prosegue –  Ci aspetteremmo sviluppo e occupazione. Invece l’ultima brutta notizia ci parla di 85 persone che lavorano nella Dufry che hanno ricevuto le lettere di licenziamento. L’azienda chiude, la clausola sociale viene ignorata e l’ennesimo subentro societario rischia di trasformarsi in una macelleria sociale. Persone impiegate anche da 35 anni nel settore del duty-free, quello più a contatto con i milioni di passeggeri che transitano nello scalo, rischiano di rimanere a casa, senza lavoro. Non possiamo continuare ad assistere a questo stridente contrasto tra numeri che ci parlano di un Leonardo Da Vinci sempre più in salute e lavoratori con famiglia a carico che lavorano nell’indotto con contratti interinali o legati a concessioni disoccupati e sostituiti da altri che a loro volta saranno ‘scaduti’ dopo qualche mese o qualche anno. Credo che questo approccio da orchestrali del Titanic che guarda ai passeggeri e non a tutto il comparto aeroportuale abbia decisamente stancato. Si guardi piuttosto alla crisi in atto in Alitalia e si propongano soluzioni concrete per risolverla, si prendano in esame i contratti di chi lavora con questa o quell’azienda in aeroporto per inserirvi tutele e garanzie occupazionali, magari anche attraverso la costituzione di un bacino unico aeroportuale per tanti lavoratori che negli anni hanno maturato alti profili professionali. In breve: si passi dalle parole a fatti che garantiscano il diritto al lavoro”.