Grande partecipazione di professionisti, oltre 50 partecipanti tra psicologi, avvocati, assistenti sociali, pedagogisti e insegnanti, alla Giornata di formazione per la presentazione della “Dichiarazione di consenso in tema di abuso sessuale: aspetti sociali, clinici e giuridici”, che si è svolta a Fiumicino nella cornice di Villa Guglielmi, promossa dal Garante per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza del comune di Fiumicino, Vincenzo Taurino, in collaborazione con il Cismai (Coordinamento Italiano dei Servizi contro i maltrattamenti e gli abusi all’infanzia). Dopo l’intervento del Garante di Fiumicino, il programma del seminario è continuato con la presentazione della Dichiarazione di consenso in tema di abuso sessuale da parte della psicoterapeuta Monica Micheli, vice presidente del Cismai e Giudice Onorario al Tribunale dei Minorenni di Roma e l’intervento dell’avvocato Silvia Tenti che ha trattato gli aspetti giuridici della Dichiarazione, che hanno catturato l’attenzione dei partecipanti e risposto alle loro numerose domande. Hanno dato il loro prezioso contributo ai lavori del seminario, molto apprezzati dai partecipanti, il dott. Andrea Campana, Responsabile UOC Pediatria Multispecialistica del Dipartimento Pediatrico Universitario Ospedaliero – Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Palidoro e, il dott. Cesare Romano, Garante per l’infanzia della Regione Campania. “L’abuso sessuale sui minori è un fenomeno diffuso e impensabile, se non siamo formati non riusciamo a credere che queste violenze siano possibili, non ce le immaginiamo e quindi non le riconosciamo quando accadono” – queste le parole con cui Monica Micheli ha introdotto la sua lezione. La psicoterapeuta ha avuto il compito di illustrare la Dichiarazione di Consenso, il primo strumento di definizione e di indirizzo operativo in tema di abuso sessuale sui minorenni, particolarmente prezioso per chi, nel campo medico, clinico, sociale, e giudiziario deve affrontare situazioni complesse e dolorose per le vittime, senza perdere di vista i diritti e l’interesse prioritario dei minorenni, che nella loro vita hanno patito questa terribile esperienza. “Per i professionisti impegnati nella tutela dei minori – ha affermato Monica Micheli – è fondamentale superare l’incapacità di ‘non vedere’ le situazioni di abuso con cui entrano in contatto durante la loro vita professionale. La capacità di ‘vedere’, cioè la  capacità di rilevare e segnalare i casi di sospetti abusi, si acquista con una formazione specialistica e con l’esperienza”. “È fondamentale e urgente che si parli e ci si confronti sul fenomeno delle violenze di cui sono vittime i minori – ha affermato nel suo intervento Vincenzo Taurino -. L’aver scelto di promuovere una campagna di formazione e sensibilizzazione ha anche l’obiettivo di creare una comunità informata sui temi della tutela dei Diritti dell’infanzia”. “Infatti – ha sottolineato il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza di Fiumicino – è anche in questi momenti di formazione che si costruisce una comunità di difesa e tutela per l’infanzia. Una comunità che non deve essere geograficamente localizzata, ma che si costruisce attraverso queste occasioni di confronto e conoscenza reciproca”. “Il lavoro di rete – ha affermato l’avvocato Silvia Tenti – deve diventare un modello di lavoro anche nel sistema giudiziario. I magistrati devono imparare il linguaggio delle altre professioni con cui interagiscono nei processi giudiziari come gli assistenti sociali, i medici e gli psicologi”. “L’abuso è qualcosa di infimo, di viscido, che va a scuotere anche la nostra emotività – ha sottolineato il dott. Andrea Campana -. Tuttavia è fondamentale avere degli strumenti che ci difendano dall’emotività e che garantiscano un intervento obiettivo da parte degli specialisti”. “Fare prevenzione – ha affermato nelle sue conclusioni Vincenzo Taurino – significa programmare una strategia di interventi che riconosca centrale l’importanza della formazione specifica, del lavoro multidisciplinare, della conoscenza da parte di ogni singolo professionista di linguaggi professionali differenti e, la promozione della conoscenza attraverso l’acquisizione di dati specifici del fenomeno”. L’ultima riflessione, il Garante per l’infanzia di Fiumicino l’ha rivolto ai partecipanti: “Fatevi voi stessi promotori, nelle vostre realtà territoriali, della realizzazione di interventi di formazione e sensibilizzazione per tenere sempre alta l’attenzione nei confronti delle nuove generazioni, perché il fenomeno della violenza contro i minori coinvolge ogni tipo di società e non ha confini geografici, né tanto meno culturali ed economici”.